Le tariffe aeree del mercato del ministro Urso. Le marché c’est moi

“Incontrerò già ai primi di settembre tutti gli amministratori delegati delle compagnie aeree che operano in Italia”. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “Faremo un tavolo con governo, regioni, compagnie aeree ed aeroporti perche’ qui non c’è più un far west. Deve finire la competizione tra gli aeroporti che sussidiano le compagnie per strapparsi i voli l’uno con l’altro” (1)

Segniamoci questa ennesima affermazione del nostro ministro. Urso aveva già tentato un incontro a luglio per imporre algoritmi che equilibrassero quei prezzi di voli rincarati del 200% e solo da/per le isole (2),,, ed è stato travolto dal nulla di tutti quelli che aveva consultato. Non avrebbe potuto essere altrimenti.. Ora, complice anche una certa informazione cosiddetta ferragostana, ci riprova e sempre senza dare indicazione di quale possa essere questa sua formula magica per favore i consumatori, evitare i rincari e – visto che il suo dicastero non è quello del “parliamoci addosso” ma delle imprese – valorizzare le aziende del settore, nonché – e soprattutto, visto che siamo in Italia – l’indotto.

C’è da dire che in queste affermazioni di oggi c’è una novità, gli aeroporti che competono per attirare le compagnie aeree e che non avrebbero così, secondo Urso, un comportamento da mercato. Chissà cos’è il mercato per il, ministro. E chissà come le tariffe dovrebbero essere più competitive se non ci fosse questa concorrenza, anche degli aeroporti.

 

Una volta c’era un re in Francia che diceva “l’état c’est moi” per significare l’accentramento dei poteri dello Stato nella propria persona… sarà che Adolfo Urso, ministro, si crede l’epigono di Luigi XIV.. “le marché c’est moi” e si prepari a tariffe decise da lui?

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

 

 

1 – Agi.

2 – https://www.aduc.it/articolo/caro+voli+presa+atto+che+non+potevano+decidere_36501.php