Roma – Era ricercato per il reato di bancarotta fraudolenta, ma, per sottrarsi alla pena, si era rifugiato in una struttura ricettiva sita nel cuore della Capitale.
La sua fuga, durata appena sei giorni, è terminata quando l’alert “Alloggiati web” della Questura di Roma ha segnalato la registrazione di un ospite “sgradito” in un appartamento del centro storico.
L’uomo, un cinquantunenne originario di Foggia, è stato sorpreso ed arrestato dalla Polizia di Stato all’interno della stanza che gli era stata assegnata dal gestore.
Sono stati gli agenti del I Distretto di Polizia “Trevi-Campo Marzio” ad eseguire l’ordine di carcerazione emesso, appena sei giorni prima, dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Milano. L’uomo era stato condannato per due volte, rispettivamente dai Tribunali di Torino e Milano, per plurime violazioni della legge fallimentare commesse nel 2012 e nel 2017.
Per questi episodi, avrebbe dovuto scontare 4 anni e 7 mesi di reclusione.
Vistosi scoperto nel suo “rifugio”, il cinquantunenne non ha opposto resistenza e si è lasciato accompagnare dagli agenti presso gli uffici del Commissariato Viminale per gli approfondimenti tesi alla sua compiuta identificazione.
Una volta confermata la corrispondenza tra la persona effettivamente ricercata e quella trovata all’interno della struttura, l’uomo è stato trasferito presso il carcere di Rebibbia, dove dovrà scontare la pena a lui inflitta.
