LA DIA CONFISCA SOCIETÀ, BENI MOBILI E IMMOBILI PER IL VALORE DI 4 MILIONI DI EURO A UN PROFESSINISTA TORINESE

La Direzione Investigativa Antimafia coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino ha eseguito un decreto di confisca di beni emesso dal locale Tribunale -Sezione Misure di prevenzione- nei confronti di PONTORIERO Giuseppe, commercialista 77enne, già condannato per violazione delle disposizioni contro la criminalità mafiosa e per reimpiego di denaro di provenienza illecita.

Il PONTORIERO già nel 2012 era rimasto coinvolto nell’operazione “Piooner” condotta dalla DIA poiché, nell’esercizio della sua attività professionale, agevolava il riciclaggio posto in essere da altri due co-indagati condannati per il favoreggiamento alla cosca ‘ndranghetista SPAGNOLO.
Le indagini patrimoniali svolte dalla DIA e coordinate dal Procuratore Aggiunto, Cesare PARODI, sono confluite in una proposta di applicazione di misure di prevenzione a firma congiunta del Procuratore Distrettuale di Torino e del Direttore della DIA ove, a fronte di redditi ufficiali nettamente inferiori alle reali capacità economiche del professionista, è stato individuato il reinvestimento di denaro di illecita provenienza in un intricato reticolo societario al medesimo riconducibile, ma formalmente intestato ai familiari e localizzato tra Piemonte, Liguria, Puglia, Calabria e Valle d’Aosta.
Il Tribunale ha altresì disposto l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di anni quattro. Con il citato provvedimento, che segue il sequestro anticipato già eseguito dalla DIA nell’aprile 2019, è stato sottoposto a confisca un consistente asset mobiliare e immobiliare del valore complessivo di 4 milioni di euro ricomprendente beni aziendali e personali costituiti da una rinomata struttura ricettiva agrituristica, partecipazioni societarie, 38 beni immobili tra appartamenti, uffici e terreni e numerosi rapporti finanziari tra deposito titoli, conti correnti e polizze di risparmio.