La corruzione in Italia galoppa!

Esordisce così Davide Del Monte, executive director di Transparency international Italia, intervistato dall’agenzia Dire. Per questo motivo, spiega, “Transparency Italia dal 2014 ha aperto le porte alla cittadinanza attraverso l’istituzione di uno sportello di supporto, chiamato appunto ‘allerta anticorruzione’, che consente a chiunque, anche in forma anonima, di segnalare alla nostra associazione casi di corruzione”. L’anonimato, prosegue il direttore esecutivo, “non è un limite. Riusciamo, infatti, grazie a diversi software a nostra disposizione, a comunicare via chat con l’interessato”.

Transparency International Italia ieri, Giornata mondiale contro la corruzione, ha lanciato la campagna ‘Abbraccia la trasparenza’ che – a detta di Del Monte – “punterà ancora di più sulla centralità del cittadino. Sarà quest’ultimo, infatti, a segnalare come le risorse verranno spese dalle istituzioni locali e noi supporteremo il cittadino nell’accesso alle informazioni e ai dati relativi alla gestione delle risorse. L’obiettivo- continua l’executive director- è far capire come le istituzioni spendono i soldi che ricevono”.
Sanità più sensibile a infiltrazioni mafiose
Transparency international Italia vigilerà anche sui 209 miliardi che saranno destinati al nostro Paese tramite il Recovery Fund. “Non possiamo permettere che 209 miliardi vengano sprecati e derubati al cittadino” è il monito dell’executive director di Transparency international Italia, Davide Del Monte, intervistato dall’agenzia Dire.
Preoccupazione soprattutto per il settore sanitario, destinatario, specialmente nell’attuale crisi pandemica, di ingenti risorse. “La sanità- dice- soprattutto in questo periodo di crisi, è più sensibile al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. La corruzione è l’arma privilegiata da tutte le mafie che provano a entrare negli appalti, diventando dei soggetti politici”.
L’obiettivo di Transparency Italia sarà dunque quello di vigilare sulle risorse destinate al settore sanitario. “Difendere la sanità vuol dire preservarla dall’infiltrazione mafiosa. Solo coinvolgendo la cittadinanza la nostra associazione potrà riuscire in questo intento” conclude Del Monte.