Imperia. Il Questore applica “DASPO Urbano”

house on wooden background

DASPO Urbano: la legge 18 aprile 2017, n. 48 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città“ e la legge 1 dicembre 2018 n. 132 c.d. decreto sicurezza Salvini, prevedono un pacchetto articolato di misure,  il cui obiettivo è quello di potenziare l’intervento degli enti territoriali e delle forze di polizia nella lotta al degrado urbano, con un approccio che privilegia il coordinamento delle forze e la programmazione di azioni integrate nei confronti di quei soggetti che, stazionando in aree sensibili, magari svolgendo attività abusive o moleste, accentuano il disagio e il senso di insicurezza della cittadinanza.

 

Un ruolo centrale in tema di sicurezza urbana, definita come il bene pubblico relativo alla vivibilità e al decoro delle città, viene affidato ai Sindaci e ai Questori .

Tra le varie novità introdotte, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 300 euro ed un ordine di allontanamento del Sindaco avente efficacia di 48 ore dall’accertamento del fatto, nei confronti di chiunque, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ‘ivi previsti’, limita la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture (fisse e mobili) ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, scuole, parchi pubblici, musei e luoghi di interesse turistico, presidi sanitari e aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli, individuati nei regolamenti comunali.

Copia dell’ordine di allontanamento viene trasmessa al Questore che, in caso di reiterazione, qualora dalla condotta tenuta possa derivare pericolo per la sicurezza, può disporre, con provvedimento motivato e per un periodo non superiore a dodici mesi, il divieto di accesso c.d. Daspo Urbano, a una o più delle aree di cui sopra, individuando, inoltre, modalità del divieto compatibili con le esigenze di mobilità, salute e lavoro del destinatario della misura. La durata del divieto di accesso può essere ulteriormente ampliata in conseguenza della personalità del trasgressore. Non può essere inferiore a dodici mesi e superiore a due anni, se il responsabile è persona condannata con sentenza definitiva o confermata in grado di appello, nel corso degli ultimi cinque anni, per reati contro la persona o il patrimonio; se si tratta di minorenne, il Questore ne dà notizia al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.

In questa provincia, in seguito alle sanzioni amministrative e agli ordini di allontanamento emanati dalla Polizia Municipale del Comune di Sanremo, sono stati emessi dal Questore di Imperia Cesare Capocasa, due provvedimenti di “DASPO URBANO” nei confronti di cittadini romeni.

Il primo, che in passato era stato denunciato per disturbo alle persone, è stato sanzionato amministrativamente e allontanato dalla Polizia Municipale in due diverse circostanze.

La prima volta dai giardini dell’ex parco delle Carmelitane di quel comune, dove bivaccava, nonostante i cancelli fossero chiusi e consumava cibo con altre persone, impedendo la libera fruizione del luogo.

La seconda dal piazzale dove è ubicata la stazione degli autobus di quella Piazza Colombo, dove chiedeva, in modo molesto, l’elemosina.

Anche il secondo cittadino, denunciato in passato per disturbo alle persone, è stato sanzionato amministrativamente e allontanato in due occasioni dalla Polizia Municipale.

La prima da quella Via Matteotti perché era seduto a terra, chiedendo l’elemosina e ostruiva il passaggio alle persone.

La seconda dai giardini dell’ex parco delle Carmelitane, dove aveva installato una tenda da campeggio.

Si sottolinea che, in entrambi i casi, le zone considerate sono frequentate da molti giovani, anche minori, e la promozione del rispetto del decoro urbano e della legalità, era da tempo oggetto di segnalazioni da parte degli abitanti e degli esercenti.

Il Questore quindi, ricorrendone i presupposti, ha emesso nei confronti di entrambi il provvedimento di “DASPO URBANO”, con cui ha vietato ai due soggetti l’accesso in quelle zone e nelle immediate vicinanze per il periodo di mesi sei, con l’avvertimento che la violazione del divieto di accesso è punita con l’arresto da sei mesi ad un anno.

È del tutto evidente l’efficacia di un provvedimento preventivo di siffatta natura volto a limitare le opportunità criminali incidendo sul livello di sicurezza e di benessere percepiti dalle comunità, contrastando l’insorgenza di condotte di diversa natura che, pur non costituendo violazioni di legge, sono comunque di ostacolo alla piena mobilità e fruibilità di specifiche aree pubbliche.