Il tempo della legalità. La ‘ndrangheta nel Rhodense: quali anticorpi?

Rho – Lunedì 6 marzo alle ore 21, all’Auditorium di via Meda 20, il Comune di Rho accoglierà il professor Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata e presidente onorario di “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” per una serata dal titolo “Il tempo della legalità – La ‘ndrangheta nel Rhodense: quali anticorpi?”: una occasione di riflessione e confronto che riprenderà i temi affrontati il 28 novembre scorso quando in auditorium intervenne il magistrato Alessandra Dolci, procuratore aggiunto della DDA di Milano.

Accanto a dalla Chiesa sarà presente Lorenzo Frigerio, coordinatore di Libera Informazione. La serata sarà introdotta dal Sindaco Andrea Orlandi. E’ organizzata dall’Assessorato alla legalità guidato da Nicola Violante in collaborazione con la Commissione antimafia e legalità presieduta da Clelia La Palomenta.

Nando dalla Chiesa è il secondogenito del generale Carlo Alberto, ucciso a Palermo il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro: la sua vicenda è ben nota e l’impegno del generale dell’Arma dei carabinieri contro il terrorismo e contro la mafia è stato ricostruito di recente dalla fiction “Il nostro generale” andata in onda su Rai 1.

Studia da sempre l’evoluzione della presenza e delle dinamiche delle mafie nel nostro Paese. Grazie ai suoi studi e alla sua esperienza personale, aiuterà a comprendere quali anticorpi la nostra città e il nostro territorio possano mettere in campo per contrastare la diffusione della ‘ndrangheta. Alcune scelte sono già state compiute, con la costituzione di parte civile nel processo contro le 49 persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta Vico Raudo condotta dalla Squadra mobile di Milano, ma occorre non abbassare la guardia.

 

I 49 arresti del 22 novembre hanno scosso la città, dimostrando come la “locale” della ‘ndrangheta si sia radicata a Rho seguendo stili e simboli tipici di questo fenomeno, ma la città si schiera contro le ingerenze mafiose difendendo legalità e giustizia – spiega l’assessore Nicola Violante – Il procuratore Alessandra Dolci ci ha invitato a scegliere da che parte stare e noi lo facciamo promuovendo formazione per le nuove generazioni e offrendo occasioni di riflessione con quanti lottano in prima linea contro la malavita organizzata. Rho non accetta di essere “invasa” da chi vive di illegalità ed è pronta a mettere in campo tutte le sue energie per fare da contrasto a queste derive”.

 

Classe 1949, Fernando dalla Chiesa si è laureato in Economia e commercio all’Università Commerciale “Luigi Bocconi” ed è professore ordinario di “Sociologia della criminalità organizzata”, “Gestione e comunicazione d’impresa” e “Sociologia dell’Organizzazione” all’Università degli Studi di Milano. È inoltre presidente onorario di Libera, l’associazione contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti.

Dopo aver fatto parte negli anni ’70 del Movimento Studentesco prima e del Movimento Lavoratori per il Socialismo poi, il 2 dicembre 1985 ha fondato a Milano il movimento di opinione Società civile. Ha quindi aderito al movimento La Rete, fondato da Leoluca Orlando ed è stato eletto deputato il 7 febbraio 1992. Nel 1994 fondò Italia Democratica e venne rieletto alle politiche del 1996 nelle liste della Federazione dei Verdi. Il 26 maggio 2000 passò a I Democratici di Arturo Parisi, divenendo coordinatore della Lombardia. E’ stato dal 2006 al 2008 sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con delega all’AFAM nel secondo governo Prodi.

E’ autore di numerosi libri tra cui il libro di denuncia Delitto imperfetto (1984), il saggio La politica della doppiezza (1996); Storie di boss, ministri, tribunali, giornali, intellettuali, cittadini (1990), Il giudice ragazzino (1992, biografia di Rosario Livatino), Storie eretiche di cittadini perbene (1999), Le Ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore (2006).

Nel 2012, ricordando i 20 anni dalle stragi che costarono la vita a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha pubblicato il racconto Quando lo stato fa lo stato non ce n’è per nessuno in Dove Eravamo. Vent’anni dopo Capaci e Via D’Amelio.

Dall’anno accademico 20122013 ha istituito il Corso di Sociologia della Criminalità Organizzata Progredito, coordinando la Scuola di specializzazione post-laurea in Scenari internazionali della criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano.

Dal 2013 dirige l’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano (CROSS), per il quale ha coordinato tra il 2013 e il 2015 quattro rapporti di ricerca sulla criminalità organizzata di stampo mafioso nelle regioni del nord per la Presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia. Sempre dallo stesso anno ha ideato l’Università Itinerante, una serie di lezioni e viaggi con i propri studenti universitari nei luoghi simbolo del fenomeno mafioso.

Il 7 dicembre 2013 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro di Milano per la sua attività accademica. Dal gennaio 2015 ha iniziato una collaborazione con l’Università Humboldt di Berlino per tenere corsi annuali intensivi sul fenomeno mafioso.