Il rifiuto di Regione Lombardia del contributo per l’housing sociale dei detenuti

“Troviamo sconcertante che la Regione Lombardia, nella figura dell’assessora alla famiglia Silvia Piani, abbia rispedito al mittente il contributo di 900.000 euro di Cassa Ammende destinati alla Regione e finalizzato all’housing sociale per i detenuti in uscita dal carcere, ovvero al reperimento di locali per chi ha terminato di scontare la pena chi passerà i restanti giorni di pena ai domiciliari e non sa dove andare una volta uscito dal carcere. Si tratta di una decisione che mira unicamente al facile consenso politico. Inaccettabile è la risposta fornita dell’Assessora, la quale erroneamente sostiene che questo intervento sarebbe mirato a ‘deflazionare la popolazione detenuta’ e che il fondo stanziato dovrebbe essere utilizzato per ‘la salute della polizia penitenziaria’” dichiara Giulia Crivellini, Tesoriera di Radicali Italiani e Riccardo Giorgio Frega, Segretario dell’Associazione Enzo Tortora – Radicali Milano.

 

“Chi vive e conosce il carcere sa bene che detenuti e polizia penitenziaria sono parte di una stessa comunità e che la contrapposizione di queste due categorie è strumentale e manipolatoria della realtà. Piani ignora poi che le finalità per cui vengono finanziati progetti da parte di Casse Ammende sono previste per legge e che in nessun caso una diversa e arbitraria volontà politica potrebbe derogarvi. Il rifiuto di questo contributo è quantomeno stravagante, considerato che la Regione finanzia ormai da anni progetti di giustizia riparativa (POR FSE) e che, senza attribuire ulteriori finanziamenti, ha prorogato a ottobre i progetti relativi al carcere in scadenza al 30 giugno. I fondi sono stati dirottati sul provveditorato regionale delle carceri, che richiederà più tempo del previsto nell’assegnazione dei progetti. Chiediamo a Fontana di intervenire per spiegare perché la Regione ha agito così, in sfregio alla legge e negando al territorio un contributo economico e sociale di tale rilievo”.