I RADICALI ITALIANI SUONANO LA SVEGLIA AL GOVERNO MELONI

Un anno di diritti negati, un anno sprecato tra provvedimenti populisti e inefficaci, un anno senza una legge sul consumo di suolo, sul contrasto alla povertà, sulla transizione ecologica ed energetica, sui debiti dello stato nei confronti delle imprese. Un anno di diritti negati su aborto e sex work.

I Radicali Italiani saranno, domenica 22 ottobre, fuori il “Teatro Brancaccio” con un cesto di sveglie rotte da regalare alla Premier Giorgia Meloni.

“È passato un anno dal giuramento del Governo Meloni, dichiara Massimiliano Iervolino, Segretario Radicali Italiani, e sui diritti non è

stato fatto nulla. Nulla sui diritti degli imprenditori, che aspettano ancora dallo stato 60 miliardi di crediti, nulla sulla povertà, nulla sui diritti delle sex worker, vessate da divieti e sanzioni, nulla sulla legge 194, che non garantisce un vero diritto all’aborto, nulla sull’energia che continua ad essere ostacolata dalla burocrazia e da assurdi conflitti istituzionali tra Stato e Regioni, nulla sulla tutela del suolo come risorsa. Saremo domenica fuori al Teatro Brancaccio non per protestare, ma per proporre. Abbiamo depositato in cassazione 6 leggi di iniziativa popolare su questi temi e siamo in giro per tutte le piazze d’Italia per raccogliere le firme per portarle in Parlamento. Domani porteremo le nostre sveglie per dire che il tempo dei diritti è scaduto.”

Il giorno successivo, lunedì 23 ottobre, i Radicali Italiani faranno suonare le sveglie contemporaneamente in 6 piazze italiane. Una proposta per ogni piazza: Milano povertà, Roma energia, Torino consumo di suolo, Bologna sex work, Modena Aborto, Mestre debiti PA.