I DEBITI DELLA PA SONO SCESI A 53 MILIARDI. MA IN EUROPA SIAMO I PEGGIORI PAGATORI

Secondo la stima riportata nella “Relazione annuale 2018”, presentata dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, l’ammontare complessivo dei debiti commerciali della nostra Pubblica Amministrazione (PA) sarebbe pari a 53 miliardi di euro. In calo, rispetto al 2017, di 4 miliardi.

 

L’utilizzo del condizionale è d’obbligo, visto che la periodica indagine condotta dai ricercatori di via Nazionale si basa su indagini statistiche, condotte sulle imprese, e dalle segnalazioni di vigilanza da cui emergono dei risultati che, secondo gli stessi estensori delle stime, sono caratterizzati da un elevato grado di incertezza.

Abbiamo il debito di parte corrente più alto d’Europa e a Napoli la situazione è disastrosa

Al di là della precisazione appena riportata più sopra, che evidenzia quanto sia intollerabile che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) non riesca ancora adesso a quantificare con esattezza l’ ammontare complessivo del debito commerciale contratto dalla PA italiana con i propri fornitori, il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo, afferma:

“Pur riconoscendo l’impegno profuso negli ultimi anni, in Europa nessun altro Paese può contare su un debito commerciale così smisurato. Secondo i dati Eurostat, la Grecia, ad esempio, ha un’incidenza dei mancati pagamenti di parte corrente sul Pil dell’1,4 per cento, mentre da noi è al 2,9 per cento, praticamente il doppio. Una situazione inaccettabile per un Paese civile che continua a produrre effetti molto negativi sui bilanci di migliaia e migliaia di imprese fornitrici della nostra PA”.