Gli USA attaccano l’Iran. Trump annuncia la distruzione dei siti nucleari e minaccia: “Ora la pace, altrimenti nuovi bersagli”. Una dichiarazione di guerra travestita da appello pacifico. Sembra che qualcuno gli scriva le battute mentre il mondo brucia.
Anche l’Italia fa la sua parte nel delirio. Salvini, ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, sembra affidarsi allo stesso “autore” del Biondo. In TV ha
dichiarato: “Per l’interpretazione fanatica del Corano, siamo infedeli da eliminare.” Parole pesanti. Eppure, i flussi illegali nel Paese sembrano accettabili. I musulmani, insomma, sono un problema solo se restano… a casa loro.
Ma la mossa americana ha colpito anche l’€uropa. L’Iran minaccia il blocco dello Stretto di Hormuz: il 20% del petrolio mondiale passa da lì. Se accade, l’€uropa, già fragile e dipendente, sarà travolta da una nuova crisi energetica. Prezzi impennati, vulnerabilità economica, ma, una chance d’oro per Washington, per venderci energia a prezzi insostenibili e finanziare il proprio debito pubblico (immenso), col nostro dissanguamento.
E mentre i “mercati” sussurrano, le nostre città rischiano di esplodere. Infatti, chi cresce nel rancore e vede il proprio Paese sotto le bombe, credete che distinguerà tra governi e popoli? Le strade €uropee rischiano di trasformarsi in sfoghi di rabbia e vendetta. Un continente già lacerato da tensioni sociali, ipocrisie e contraddizioni, con alla guida una classe politica allucinante e subalterna, che ci sta trascinando verso il baratro di una guerra globale e di scontri sociali, il cui rischio non è più “teorico”.
bilgiu