GDF NUCLEO SPECIALE ANTICORRUZIONE: OPERAZIONE DOPPIA IDENTITA’

I militari del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza di Roma, all’esito di complesse indagini condotte nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal GIP presso il Tribunale di Civitavecchia nei confronti di un imprenditore romano, operante nel settore dell’edilizia pubblica e privata.

 

L’imprenditore attraverso preordinate condotte criminose, avrebbe distratto fraudolentemente ingenti fondi dal patrimonio di una società attiva nella gestione di una infrastruttura interportuale, dirottandoli su conti correnti personali o intestati a società a lui riconducibili.

Le indagini hanno consentito di accertare che l’imprenditore si era creato una doppia identità, facendo uso di un secondo documento di riconoscimento alterato, recante una data di nascita diversa da quella reale, che gli ha consentito di operare, per anni, con due differenti codici fiscali, rendendo, così, difficoltosa ogni eventuale attività di controllo nei suoi confronti.

La società era stata destinataria di ingenti finanziamenti CIPE finalizzati all’implementazione e sviluppo di una piattaforma logistica interportuale, per la quale nel 2002 era stata affidataria della progettazione definitiva ed esecutiva, nonché della relativa costruzione e gestione per la durata originaria di 30 anni.

L’imprenditore ha dapprima acquistato la quasi totalità delle quote della società, peraltro pagando il relativo prezzo con fondi tratti dai conti correnti della stessa e, successivamente, abusando del suo ruolo di liquidatore, si è appropriato di circa quattro milioni e trecentomila euro dei suddetti finanziamenti CIPE. In particolare, le somme, transitate sui conti correnti della società, tramite vari passaggi, sono state, infine, bonificate, con causali pretestuose, sui conti correnti personali dell’imprenditore e di società a lui riconducibili.

Tali condotte hanno aggravato la già precaria situazione finanziaria della società (in liquidazione dagli inizi del 2013), determinandone la dichiarazione di fallimento, intervenuta a maggio del 2014. Allo stato delle indagini, oltre al predetto imprenditore, risulta indagato anche il suo commercialista di fiducia, per aver fattivamente concorso nelle condotte fraudolente contestate.

Il GIP, oltre alla misura cautelare personale, ha anche disposto, nei confronti degli indagati, il sequestro preventivo della somma di oltre 4 milioni di euro.