GAZA, CESVI: COLPITE ANCHE AREE UMANITARIE

«Negli ultimi giorni si è registrata una drammatica intensificazione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, con attacchi che hanno raggiunto anche le cosiddette “zone umanitarie” e aree densamente popolate come Deir El Balah, dove risiedono migliaia di civili sfollati. Le operazioni belliche si sono avvicinate pericolosamente anche alla zona in cui ha sede il nostro ufficio, con bombardamenti che si susseguono di giorno e di notte». È quanto si legge in una nota di Fondazione CESVI, organizzazione umanitaria italiana attiva nella Striscia di Gaza fin dall’inizio del conflitto e attualmente operativa nella zona di Deir El Balah.

CESVI è presente a Gaza con il proprio staff internazionale e con operatori locali che, tra mille difficoltà, sono impegnati a garantire la continuità dei servizi offerti alla comunità, in particolare l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari nei momenti in cui la popolazione ne ha più bisogno.

«La prosecuzione delle attività sul campo viene valutata giorno per giorno e ora per ora, in base all’evoluzione del contesto di sicurezza e all’accessibilità dei siti, oltre che alla disponibilità dei fornitori – prosegue la nota – Il sistema di sicurezza e allerta coordinato dalle Nazioni Unite e dalle ONG internazionali è attivo e funzionante. Al momento non si parla di evacuazione dello staff e CESVI continua a monitorare con attenzione la situazione. Le comunicazioni con lo staff sul campo, per ora, risultano stabili.

CESVI rinnova il proprio impegno a fianco della popolazione di Gaza e chiede il rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione degli operatori civili e delle infrastrutture umanitarie».