
Il 12 settembre l’evento organizzato da Melinda e Maria Cecilia Hospital: le buone abitudini alimentari sono una via privilegiata per il contrasto di molte patologie. Fondamentale la collaborazione tra settori così come lo sviluppo di regole che tutelino il consumatore senza ostacolare la comunicazione…
Castrocaro Terme (FC) – Promuovere le buone abitudini a tavola in linea con le raccomandazioni della comunità scientifica internazionale, evidenziare il legame inscindibile tra alimentazione sana e prevenzione, favorire la condivisione del sapere tra attori diversi e la comunicazione tra produttori e consumatori con il sostegno di una regolamentazione adeguata. Sono i principali obiettivi del convegno “Mele, la salute passa dalle nostre sane abitudini alimentari” che si terrà il prossimo 12 settembre a Castrocaro Terme (FC). L’evento è organizzato da Melinda, il Consorzio che riunisce oltre 4.000 soci produttori in Val di Non e Val di Sole, e da Maria Cecilia Hospital, parte di GVM Care & Research, uno dei principali gruppi ospedalieri nazionali con strutture d’eccellenza in Italia e all’estero.
In programma presso il Padiglione delle Feste del Grand Hotel Castrocaro, l’incontro – che vedrà la partecipazione di relatori e relatrici di primo piano in rappresentanza degli organizzatori, del Ministero della Salute e di altre importanti istituzioni – rappresenta una grande occasione di dialogo e scambio di conoscenze tra mondi diversi ma sempre più interconnessi: dal settore produttivo alla sanità e alla ricerca. Una collaborazione, quella tra i comparti, che si fonda su aspetti come la valorizzazione delle proprietà benefiche dei composti vegetali e che, dovrebbe contribuire allo sviluppo di un’efficace sinergia tra le materie prime provenienti dal settore ortofrutticolo italiano e il segmento degli integratori che, secondo le stime degli analisti a partire dai dati di Unione Italiana Food, vale oggi nel nostro Paese oltre 5 miliardi di euro. Una cifra che garantisce alla Penisola il primo posto nel mercato europeo.
Ma non è tutto. Negli ultimi anni, infatti, la partnership tra produttori e scienziati ha aperto la strada anche a nuove ricerche sul ruolo dei composti della frutta e dei vegetali nella prevenzione di numerose patologie e nello sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche. Ne sono un esempio gli studi in corso che coinvolgono importanti istituzioni scientifiche e accademiche come Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), l’Università di Ferrara e l’Università Federico II di Napoli in collaborazione con lo stesso Consorzio Melinda. Tra i principali temi di ricerca il ruolo degli esosomi delle mele nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche e quello delle mele fresche nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e di altre condizioni come la steatosi epatica non alcolica.
In questo quadro, sottolineano gli organizzatori, l’attività di divulgazione assume un’importanza cruciale a beneficio delle persone chiamate ad assumere abitudini alimentari alleate della salute. Un impegno particolarmente sentito da scienziati e produttori ma, al tempo stesso, non sempre favorito dalla regolamentazione UE che, a oggi, non sembra aver trovato ancora il giusto equilibrio tra l’esigenza di preservare il rigore informativo e la necessità di favorire una comunicazione efficace. Da qui l’esigenza di trovare nuove soluzioni a vantaggio di consumatori sempre più consapevoli.