
Stime Istat per luglio sulla fiducia. In crescita per i consumatori, da 96,1 a 97,2. In calo per le imprese, da 93,9 a 93,6 (1).
Per i consumatori è la bella stagione, che spesso fa mettere da parte problemi e aspettative. Ovunque, quando c’è qualcosa da affrontare, si sente ripetere “se ne parla dopo l’estate o dopo agosto”. E quindi, che il carrello della spesa sia più costoso e i prezzi per una pur minima vacanza siano alle stelle, si digerisce meglio.
D’estate si spende un po’ meno che nelle altre stagioni, la natura rigogliosa e frutta e verdure che invitano alla felicità gastronomica (anche più del Natale), vestirsi con pochi indumenti e confrontarsi di più col proprio fisico, mettendolo tra le priorità della vita… tutti elementi che fanno “distrarre” i consumatori: “domani è un altro giorno, si vedrà”. Non siamo messicani o spagnoli (a nostro avviso il top di questi comportamenti), ma siamo pur sempre il Belpaese Italia che, sommerso da turisti in questi mesi, ci dà più senso di vacanza e rilassamento.
Non è così per le imprese, la cui fiducia cala. Regina di questo scetticismo è l’attesa per i dazi di Trump. Dopo un tira e molla che va avanti da mesi, ora sembra che la scadenza del 1 agosto sia un po’ più seria. A fronte di politiche economiche che, pur pianificando lentamente e a stento per un futuro in cui lo “zio Sam” dovrebbe essere meno presente, non negano di essere molto dipendenti dalle decisioni di Oltre l’Atlantico.
1 . https://www.aduc.it/notizia/fiducia+consumatori+crescita+luglio+stima+istat+ma_141346.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc