FI: Mazzetti, trasformare in concretezza volontà degli italiani, a distanza di un anno siamo sulla buona strada

Roma – “Ricordo, qualche giorno dopo la vittoria, quella telefonata del nostro unico Presidente Silvio Berlusconi: “Brava, – mi disse – hai vinto dove non ci era mai riuscito nessuno!”. Ero esausta per la campagna elettorale, ma Berlusconi, come sapeva fare, mi dette nuova energia per rimettermi subito al lavoro per il bene delle persone”.

Lo racconta Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici, nel suo report “In concreto: un anno in Parlamento”, che raccoglie “le attività, gli interventi, le proposte, le mie azioni per il collegio e non solo, in Parlamento e, come amo sempre fare, sul territorio, fra la gente”. “Dobbiamo proseguire così – aggiunge Mazzetti – dando voce al Paese reale, ai corpi produttivi, alle professioni, con l’obiettivo di lavorare per il bene comune. Questi devono essere anni di cambiamento e di riforme, con al centro la persona e i principi della libertà, del garantismo, dello Stato minimo, con privatizzazioni e diminuzione di tasse e burocrazia: così trasformeremo in concretezza l’ampio consenso datoci dagli italiani”.

“Questo – ricorda – è stato anche un anno di grande cambiamento per la nostra Forza Italia: abbiamo affrontato insieme il momento più difficile degli ultimi trent’anni. Oggi abbiamo avviato una nuova fase, grazie all’esperienza del Segretario Nazionale Antonio Tajani, in continuità con la straordinaria visione di Silvio Berlusconi. Oggi abbiamo un grande lavoro da fare per portare avanti le sue proposte in Parlamento e sul territorio e per costruire il futuro della nostra Nazione”.

“In questi mesi abbiamo lavorato molto: nella mia Toscana stiamo strutturando il movimento, con persone e contenuti, coordinati da Marco Stella, per portare anche il cambiamento in una regione sempre meno rossa”. “Dobbiamo continuare così, per dovere nei confronti del popolo italiano e per continuare l’opera dell’ideatore del nostro grande movimento politico, con passione e amore, come ci ha insegnato: glielo dobbiamo tutti noi”, conclude Mazzetti.