
Giulio Manfredi e Federica Valcauda (Europa Radicale): “il sottosegretario Delmastro vuole aiutare i tossicodipendenti detenuti a uscire dal tunnel del “demone della droga”. Vorremmo fargli presente che i reati per cui migliaia di cittadini tossicodipendenti sono in carcere sono il risultato non del “demone della droga” ma del crimine contro l’umanità chiamato “regime proibizionista sulle droghe”, che ha trasformato un problema personale (ma milioni di italiani fumano Cannabis senza considerare tale attività un “problema personale”) in problema di ordine pubblico.
Chi sceglierà le comunità dove inserire i detenuti tossicodipendenti? Con quali criteri? Il tutto viene rimandato a un futuro imprecisato.
Ricordiamo che già il DPR 309 del 1990 (testo unico delle leggi sulle tossicodipendeze), all’articolo 95, imponeva al governo dell’epoca di creare “istituti idonei per programmi terapeutici e socio-riabilitativi” per i detenuti tossicodipendenti. Sono passati 35 anni e 22 governi ma la norma è rimasta sulla carta. La cosiddetta controriforma Delmastro/Nordio farà la stessa identica fine o, peggio, peggiorerà la situazione delle carceri
E nel Piemonte di Delmastro e nostro, oltre al danno abbiamo anche la beffa: la maggioranza di destracentro in Consiglio Regionale ha nominato garante regionale carceri una persona (candidata trombata di Fratelli d’Italia alle scorse regionali) che subito dopo l’elezione ha dichiarato pubblicamente di sapere poco di carcere. Ricordiamo che la legge regionale n. 28 del 2009 (istitutiva del garante) prevede che il garante sia nominato fra chi ha ricoperto “incarichi istituzionali di responsabilità e rilievo nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, ovvero delle attività sociali negli istituti di prevenzione e pena e negli uffici di esecuzione penale esterna o che si siano comunque distinte in attività di impegno sociale.”.
Lo diceva Pannella, lo ripetiamo umilmente noi: il regime partitocratico e proibizionista esistente in Italia non rispetta le sue stesse leggi. E a pagare sono come al solito i cittadini senza voce e senza potere.