ENERGIA: DRAGHI, OLTRE 3 MLD PER STOP ONERI GAS-LUCE. CODACONS: GOVERNO METTE UNA TOPPA MA NON RISOLVE PROBLEMA

URGENTE RIFEDINIRE CRITERI DI CALCOLO DELLE TARIFFE O NEL 2022 SI SUSSEGUIRANNO RINCARI SU BOLLETTE.

BLOCCARE FINE DEL MERCATO TUTELATO: IN QUELLO LIBERO SOLO IL 4,7% DELLE OFFERTE RISULTA PIU’ CONVENIENTE…

Con i 3 miliardi di euro annunciati oggi dal Premier Draghi per abbattere gli oneri di sistema in bolletta ed evitare i maxi-rincari delle tariffe luce e gas, il Governo mette una toppa ma non risolve il problema. Lo afferma il Codacons, che ritiene insufficienti le misure dell’esecutivo.
“Gli oneri di sistema pesano sulle famiglie per 14,9 miliardi di euro annui, e i 3 miliardi annunciati da Draghi potranno compensare solo una parte degli aumenti che scatteranno a ottobre – spiega il presidente Carlo Rienzi – E’ più che mai urgente ridefinire i criteri di calcolo delle tariffe energetiche, che negli aggiornamenti trimestrali risentono delle forti speculazioni sui mercati all’ingrosso, e sono influenzate da fattori iniqui che non hanno nulla a che vedere con i consumi energetici delle famiglie”.
“In assenza di misure strutturali, e considerato l’andamento dei prezzi delle materie prime, nel 2022 i rincari delle bollette si susseguiranno senza sosta. Ma non solo. L’1 gennaio 2023 scomparirà il mercato tutelato dell’energia, e tutti gli utenti dovranno passare a quello libero, dove però le tariffe sono sensibilmente più alte – avvisa Rienzi – L’ultimo monitoraggio condotto da Arera ha rilevato come per l’elettricità solo il 4,7% delle offerte del mercato libero sia più conveniente rispetto a quelle del servizio a maggior tutela, 9,8% nel comparto del gas. Per tale motivo riteniamo che la fine del mercato tutelato vada abolita, perché il passaggio obbligato a quello libero comporterà un aggravio di spesa per l’energia a danno delle famiglie italiane”.