Educazione fisica alla primaria con 12 mila maestri specializzati, il ddl bipartisan passa il primo step

Il progetto di introdurre l’attività motoria curricolare nella scuola primaria, attraverso l’introduzione di 12 mila docenti specializzati in educazione fisica, passa il primo importante step: nella giornata del 6 dicembre, ha infatti ricevuto il beneplacito della Commissione “Cultura, Scienze e Istruzione” della Camera costituitasi in sede referente, attraverso un’azione comune e trasversale ai partiti.

 

È esemplare il commento dell’on. Flavia Piccoli Nardelli (PD) che ha preannunciato “il voto favorevole del suo gruppo e auspica che le risorse necessarie per la copertura finanziaria del provvedimento possano essere effettivamente individuate, in modo da dare concreta attuazione alle misure previste dal provvedimento”. Ma anche quello dell’on Virginia Villani (M5S) che “si associa al deputato Marin (FI), esprimendo soddisfazione per il conseguimento di un risultato che giudica importante e che non può dirsi appannaggio di una sola forza politica, ma frutto del costruttivo lavoro di tutti i gruppi e di tutta la Commissione”. Al termine della seduta, la Commissione ha deliberato “di conferire al relatore, deputato Mariani, il mandato di riferire all’Assemblea in senso favorevole sul provvedimento in esame”.

 

Si prevede – riassume Orizzonte Scuola – un reclutamento ad hoc di docenti che abbiano il titolo per insegnare scienze motorie. In primis si guarderà all’organico disponibile, utilizzando docenti abilitati all’insegnamento per la primaria ed in possesso di competenze certificate nelle materie da approfondire. E poi il concorso, con l’obiettivo di creare classi di concorso specifiche. Non sappiamo se il testo definitivo della proposta di legge abbia accolto a pieno queste indicazioni, ma sul fabbisogno dei numeri non dovrebbero esserci dubbi. Nulla al momento è trapelato circa l’inquadramento professionale e la retribuzione possibile per questo lavoro.

 

Le osservazioni della stampa appaiono pertinenti. Poiché è più condivisibile il concetto di introdurre docenti specializzati nella scuola primaria, come avveniva prima della devastante Legge Gelmini 128/13, non si comprende perché ci si debba fermare ad una sola disciplina. Anche perché nel progetto iniziale dell’attuale maggioranza, oltre all’attività motoria, era prevista anche l’introduzione di maestri specifici di inglese e musica. La domanda che poniamo, quindi, è: dove sono finite le altre discipline?

 

Inoltre, considerando l’urgenza di queste nuove disposizioni degli organici e degli insegnamenti nella scuola del primo ciclo, se davvero c’è la volontà del Governo di far partire tutto dal prossimo anno scolastico, il sindacato Anief chiede di stralciare immediatamente il testo del disegno di legge per inserirlo nella attuale Legge di Stabilità attraverso un emendamento ad hoc da approvare al Senato.

 

“Ma non basta – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – perché bisogna anche subito ripristinare l’insegnamento per moduli e il docente specialista in lingue inglese. Per fare questo, è importante che il testo venga collocato nella manovra, perché occorre trovare nuove copertura finanziarie, al fine di aumentare di altri 42 mila i posti in organico tagliati per effetto delle leggi 133 e 169 del 2008 e dei successivi decreti applicativi. Soltanto così possiamo invertire i rapporti Pirls sul grado di apprendimento dei nostri bambini, che anche su questo fronte ci vedono in ritardo”.