DUDA IN ITALIA, ARCIGAY: LE NOSTRE ISTITUZIONI CONDANNINO L’OMOTRANSFOBIA DEL SUO GOVERNO

“Andrzej Duda, il presidente polacco, è in visita di stato in Italia e in questi giorni incontrerà numerose autorità del nostro paese. Per l’Italia questa deve essere l’occasione per condannare le politiche omotransfobiche che Duda porta avanti nel suo Paese”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.

Che prosegue: “Il leader polacco è stato oggetto di severe critiche da parte della comunità internazionale per le sue posizioni apertamente e violentemente omotransfobiche. Particolare scalpore ha suscitato la creazione di “lgbt free zone” all’interno della Polonia e le violenti forme di repressione nei confronti di attivisti per i diritti civili. Ricordiamo che i primi giorni di agosto sono state arrestate 50 persone tra cui un attivista italiano per aver manifestato contro la detenzione preventiva di una attivista polacca. L’omotransfobia in Polonia è diventata ormai programma di governo con la recente rielezione del presidente Duda e si manifesta sempre più spesso attraverso la violazione dei più elementari principi di uno Stato di diritto. Chiediamo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Presidente della Repubblica Sergio Matterella di ribadire con forza al leader polacco quanto affermato recentemente dalla Presidente Van der Leyen in occasione del suo primo discorso sullo stato dell’Unione e cioè che” che le LGBT free zone istituite in Polonia sono in realtà zone libere da umanità e pertanto non possono avere spazio nell’Unione Europea”. Le più alte cariche del nostro Paese devono sostenere con fermezza la non ammissibilità di una politica che fomenta odio e violenza, incompatibile con i principi di civiltà e rispetto dei diritti, fondamenti cardine dell’Europa.”, conclude Piazzoni.