
Una delegazione di Arcigay, composta dal segretario generale Gabriele Piazzoni e da Christian Cristalli e Daniela Lourdes Falanga, della segreteria nazionale, ha incontrato l’Ambasciatore italiano a Budapest Manuel Jacoangeli. L’incontro si è svolto nell’ambito della missione della delegazione italiana al Budapest Pride, la cui edizione 2025 si svolge in un contesto di forte tensione a causa delle politiche repressive del governo Orbán, che ha vietato la manifestazione.
Durante l’incontro, la delegazione di Arcigay ha espresso, assieme alle altre, la forte preoccupazione per la mancanza di una presa di posizione netta del governo italiano rispetto al divieto imposto alle manifestazioni LGBTQIA+ in Ungheria, a differenza di quanto fatto da altri Paesi europei. Ha inoltre sottolineato le gravi difficoltà che le persone trans affrontano in Ungheria, dove il cambio di documenti è di fatto precluso, e la crescente ostilità del governo verso i diritti fondamentali della comunità LGBTQIA+. La situazione è resa ancora più critica dal fatto che, mentre il Pride è stato vietato, le autorità ungheresi hanno autorizzato tre manifestazioni di gruppi neonazisti in città nello stesso pomeriggio. La delegazione ha ricevuto dall’Ambasciata rassicurazioni sul pieno supporto diplomatico in caso di necessità.
“L’Ungheria di Orbán sta diventando sempre più un Paese ostile alle persone LGBTQIA+- dichiara Gabriele Piazzoni – , con leggi che negano diritti fondamentali e un clima sociale sempre più intimidatorio. È inaccettabile che il Pride sia vietato mentre gruppi neonazisti possono manifestare liberamente. Chiediamo al governo italiano e all’Unione Europea una presa di posizione più forte contro queste politiche discriminatorie. La nostra presenza qui è un atto di solidarietà internazionale: non lasceremo sole le persone LGBTQIA+ ungheresi.”
Domani la delegazione incontrerà il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, poi parteciperà al Budapest Pride all’interno dello spezzone italiano.