Corte dei Conti: via libera al riscatto pensionistico per i militari oltre il limite dei 5 anni

I militari possono riscattare ai fini pensionistici i periodi di servizio prestati prima del 1° gennaio 1998, anche nel caso in cui al momento della domanda risulti già superato il limite massimo dei cinque anni previsto dall’art. 5 del D.lgs. 165/1997. A stabilirlo una sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti che hanno trattato il caso di ex appartenente all’Aeronautica Militare di Catania che ha affrontato una lunga battaglia contro l’Inps, difeso dallo studio legale Leone-Fell & C.

Il ricorrente aveva richiesto il riscatto di alcuni periodi di servizio e formazione risalenti agli anni ’80 e ’90, ma l’Inps aveva rigettato l’istanza ritenendo superato il tetto massimo dei 5 anni di servizio riscattabili. Dopo una prima vittoria in primo grado, l’ente previdenziale aveva impugnato la sentenza e il caso è così approdato dinanzi alle Sezioni Riunite, chiamate a dirimere un contrasto giurisprudenziale.

La Corte dei Conti ha stabilito tre principi fondamentali: il diritto al riscatto sorge con lo svolgimento del servizio, non con la presentazione della domanda; il limite dei 5 anni si riferisce ai periodi effettivamente riscattati, non alla data in cui si richiede il riscatto; e il superamento del limite è possibile per i servizi “con indennità” integralmente svolti prima del 1998, come previsto dall’art. 7 dello stesso decreto.

“La Corte ha riconosciuto un principio semplice e giusto: il diritto nasce con il servizio reso, anche se riscattato anni dopo – dichiarano gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale, e Davide Marceca, responsabile del dipartimento Lavoro e previdenza – È una sentenza che rafforza la tutela previdenziale di chi ha servito lo Stato e apre nuove possibilità per migliaia di militari, agenti delle forze dell’ordine e vigili del fuoco, penalizzati fino ad oggi da una lettura rigida e restrittiva della norma”.

Questa decisione non riguarda solo un singolo caso: è una pronuncia di principio, vincolante per tutte le sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti. I suoi effetti potranno ricadere su migliaia di ex appartenenti alle Forze Armate e di Polizia che attendono da anni il riconoscimento di periodi di formazione e servizio svolti in epoca preriforma.

La palla torna ora alla Sezione d’appello della Corte dei Conti per la Sicilia, che dovrà concludere il procedimento in corso alla luce del pronunciamento delle Sezioni Riunite.

 

I soci dello studio legale: (da sinistra) Francesco Leone, Floriana Barbata, Ciro Catalano e Simona Fell