Commercio, con ripresa incerta evitare aumento Iva

Con la ripresa dei consumi ancora incerta occorre scongiurare il previsto aumento dell’Iva per non cadere in una pericolosa fase di recessione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sul commercio al dettaglio a maggio dell’Istat, in debole aumento rispetto al mese precedente e allo scorso anno.

 

Ad evidenziare la situazione di stagnazione è il fatto che – sottolinea la Coldiretti – a far registrare il maggior aumento tra tutte le forme distributive sono i discount alimentari che mettono a segno un balzo del 4,7%, fatta eccezione per il commercio elettronico che continua la sua corsa con un +13,9%.

Il pericolo dell’aumento dell’Iva riguarda – continua la Coldiretti – beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie con la spesa alimentare che – conclude Coldiretti – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un elemento fondamentale per la ripresa dell’economia.