BAGAGLI SMARRITI O IN RITARDO: È CAOS NEGLI AEROPORTI

Non solo rincari ovunque, il portafogli sempre più leggero e le consuete truffe estive. L’estate 2022 passerà alla storia anche per un altro problema legato alla ripresa post-Covid del turismo: il caos bagagli. Per questo, l’Associazione ha deciso di intervenire a tutela dei passeggeri coinvolti, mettendo a disposizione degli interessati (all’indirizzo: https://codacons.it/bagagli-risarcimento-danno/) un modulo di richiesta risarcimento danni per ritardo/danneggiamento/smarrimento bagaglio ai sensi del Regolamento CE nr. 889/02 e della Convenzione di Montreal del 1999. Partecipando all’iniziativa, sarà quindi possibile quindi ottenere una formale diffida di reclamo da indirizzare alla compagnia aerea interessata.

Il Codacons ricorda ai cittadini coinvolti, infatti, che la legge tutela il passeggero che si viene a trovare, suo malgrado, in tali circostanze.
La prima cosa da fare quando il bagaglio non viene consegnato è quella di recarsi all’ufficio Lost&Found – Ufficio Bagagli Smarriti dell’aeroporto di destinazione. Qui dovrà essere compilato il modulo PIR (Property Irregularity Report). Se il bagaglio non verrà consegnato nonostante la formale richiesta del viaggiatore attraverso la compilazione del modulo PIR, può essere considerato ufficialmente smarrito trascorsi 21 giorni dalla data della denuncia e si dovrà provvedere a risarcire al passeggero i danni subiti.
Secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Montreal sarà quindi possibile ottenere un risarcimento (fino a circa euro 1200) sia in caso di danneggiamento (provato anche attraverso una eventuale fattura di riparazione della valigia), sia per il ritardo (qualora il passeggero sia stato costretto a comprare oggetti di prima necessità o indumenti in loco del soggiorno in attesa di ricevere la propria valigia, previa documentazione fiscale) sia per la perdita definitiva dei bagagli.
Resta comunque onere del passeggero, allo scadere dei 21 giorni dalla data della denuncia in aeroporto, di richiedere un risarcimento per quanto accaduto attraverso una formale lettera di reclamo indirizzata alla compagnia aerea interessata indicando chiaramente l’oggetto della propria richiesta: di qui l’iniziativa dell’Associazione, che appunto ha predisposto questo modulo e lo mette a disposizione dei propri iscritti.

Purtroppo, anche in questa circostanza, è impossibile non rilevare come i passeggeri siano infatti privi di tutele; in questo senso, è opportuno ricordare che i tentativi di giungere a procedure di conciliazione veloci e gratuite con le compagnie aeree (come quella avviata tra Codacons e Ryanair) sono stati ingiustamente bloccati dall’Antitrust, lasciando milioni di passeggeri senza tutela.