Arrestato l’investitore di Daniele Belardinelli, il tifoso ucciso a Milano

Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di F.M. cittadino italiano, classe 80, nato a Napoli, ritenuto responsabile dell’investimento dell’ultras varesino Belardinelli Daniele, lo scorso 26 Dicembre.

 

Gli agenti della Digos di Milano, coadiuvati dagli agenti della Digos di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno condotto le indagini che hanno portato al provvedimento restrittivo per omicidio volontario.

Nel corso degli scontri tra ultras partenopei da un lato e supporters interisti e varesini dall’altro, il 39enne tifoso napoletano alla guida del veicolo Renault Kadjar ha provocato la morte di Belardinelli.

Considerato ultras del Napoli vicino al gruppo Mastifs, più volte denunciato e destinatario di fogli di via obbligatori (specie da città del nord Italia) e provvedimenti di arresto, M.F. annovera a suo carico numerosissimi precedenti di polizia, quali furto, ricettazione, vendita di prodotti falsi e truffa.

L’escussione di numerosi testimoni, la visione di decine di ore di riprese video, gli accertamenti di natura autoptica e tecnico-forense, nonché le attività intercettive poste in essere dagli investigatori della Digos di Milano hanno permesso la ricostruzione della dinamica degli scontri avvenuti quella notte e dell’investimento del Belardinelli.

L’indagine incrociata di tutti gli elementi escussi ha permesso di determinare il momento in cui il Kadjar ha attraversato l’incrocio di via Novara e via f.lli Zoja e di giungere alla conclusione che solo quella macchina potesse investire il Belardinelli.

Dagli accertamenti tecnico scientifici condotti dai periti del GIP, inoltre, sulla vettura sono stati trovati segni compatibili proprio con l’investimento.

Il corpo è stato schiacciato dall’ultras napoletano che a bordo della Renault Kadjar faceva parte della colonna di mezzi napoletani attaccata dagli interisti mentre era in transito in via Novara.

Da alcune intercettazioni telefoniche emergono elementi di ammissione di responsabilità da parte dell’ultras napoletano.Tuttavia lo stesso cerca sempre di sminuire quanto accaduto come inevitabile conseguenza dell’aggressione interista.

Ma nonostante dinanzi a lui fossero in atto gli scontri e la carreggiata di via Novara fosse occupata da decine di persone, M.F. dapprima ha rallentato la propria marcia e, dopo aver superato un altro veicolo, ha puntato il mezzo contro i tifosi avversari, passando sopra il corpo del Belardinelli e procurandogli uno schiacciamento degli organi interni che ne ha causato la morte.