A Milano la terza Sezione della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti

Maria Balestriero, of counsel di Portolano Cavallo: “Milano protagonista di questo nuovo Tribunale internazionale che rivoluzionerà il sistema brevettuale e dell’innovazione, nonostante il nodo ancora aperto delle competenze”…

Lunedì 26 giugno il Comitato Amministrativo del Tribunale Unificato dei Brevetti ha approvato all’unanimità l’intesa raggiunta da Italia, Francia e Germania e ha confermato Milano come sede di una delle tre Sezioni della Divisione Centrale, insieme a Parigi e Monaco.

La sezione milanese sarà operativa dal giugno 2024, ossia decorsi i 12 mesi previsti dall’art. 87 comma 3 dell’Accordo sul Tribunale Unificato. Milano si sostituisce così a Londra, uscita di scena a seguito della Brexit.

 

Per capire cosa significhi questo traguardo per l’Italia è intervenuta Maria Balestriero, of counsel dello Studio Legale Portolano Cavallo ed esperta di proprietà intellettuale:

 

“La decisione del Comitato Amministrativo ed il fatto che sia stata presa all’unanimità, è un successo non solo per Milano, che sarà dunque protagonista di questo nuovo Tribunale internazionale dei brevetti, ma per l’intero sistema del Tribunale Unificato, che ha dato prova di compattezza rispetto ad una decisione discussa e a seguito di una trattativa travagliata.

Il nodo, come noto, è stato in particolare quello delle competenze. Le competenze assegnate a Milano sono minori rispetto a quelle originariamente previste per Londra. Sarà infatti competente per le cause nelle materie di cui alla classe A, ossia per le “Necessità Umane”, comprensive anche del settore farmaceutico. Saranno invece di competenza della Sezione di Parigi le cause relative ai brevetti farmaceutici dotati di certificato complementare di protezione (SPC) e della Sezione di Monaco le cause di cui alla classe C, ossia relative alla chimica e metallurgia.

Questa spartizione, frutto di un compromesso politico, potrà determinare delle complessità nel funzionamento del sistema, in particolare, ad esempio, proprio nel settore farmaceutico dove uno stesso prodotto può essere protetto contemporaneamente da brevetti dotati di SPC (Parigi) e senza SPC (Milano)”.

 

“Tuttavia, prevalgono gli aspetti positivi, che sono molti. Tra questi il ruolo centrale, da protagonista, di Milano in questo nuovo sistema brevettuale internazionale. Si tratta di un sistema che rivoluzionerà il mondo dei brevetti e dunque dell’innovazione ed è certamente importante esserci e influenzarne le scelte. Inoltre, saranno discusse a Milano cause particolarmente rilevanti e relative a materie strategiche per il nostro Paese, come, oltre al settore farmaceutico, al settore agroalimentare o della moda. Infine, è bene ricordare che l’Italia ha chiesto ed ottenuto che sia prevista la possibilità, entro il 2026, di rivedere le competenze e correggere eventuali criticità che dovessero emergere nel funzionamento pratico del Tribunale a seguito della attuale spartizione delle competenze”.

Portolano Cavallo

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