Elezioni 2018. Meno tasse al Nord e più assistenza al Sud

Se qualcuno aveva dei dubbi ora non dovrebbe averli più. La Lega con la sua proposta di "flat tax" (al 15%), cioè meno tasse, ha intercettato il voto degli elettori del Nord Italia, mentre con la sua proposta di "reddito di cittadinanza", il M5S ha preso i voti nel Sud.

Un’analisi della distribuzione del voto, in relazione alle due proposte, e dei benefici elettori è stata fatta da lavoce.info.

La "flat tax" riguarda un maggior numero di occupati, interessati alla diminuzione dell’imposizione fiscale, mentre il "reddito di cittadinanza", è attribuito ai disoccupati.
Il 58% del risparmio, dovuto alla "flat tax", favorirebbe le famiglie del Nord, mentre il 58% della spesa per il "reddito di cittadinanza" aiuterebbe quelle del Sud.
Due percentuali uguali, ma opposte per distribuzione territoriale e per voto e, soprattutto, inconciliabili. Il costo di queste promesse elettorali vale 80-90 miliardi. E’ appena il caso di ricordare che il nostro Paese ha un debito di circa 2.300 miliardi di euro.
Che dire? Che la Lega e il M5S avevano individuato le esigenze del loro potenziale elettorato: meno tasse al Nord, più assistenza al Sud. Il successo è stato assicurato; che le promesse si realizzino è altra questione.
Nulla di nuovo all’orizzonte.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc