Dirigenti scolastici, è allarme rosso

L’anno scolastico sta volgendo al termine e del concorso per dirigenti scolastici si sono perse le tracce. Ad ogni modo, ammesso che venga bandito nelle prossime settimane, non si farà comunque in tempo a coprire l’attuale organico fortemente sottodimensionato. Così, se già nell’anno in corso sono stati circa 1.700 gli istituti autonomi, una scuola ogni cinque, ad essere affidati in reggenza, a dirigenti che hanno dovuto dividersi nella gestione anche di una decine di plessi, nel 2016/17 i numeri non potranno che peggiorare. Poiché, a seguito dei pensionamenti, in diverse regioni non sopperiti dal turn over, nel frattempo le graduatorie degli idonei dei precedenti concorsi si sono esaurite e il numero di scuole prive del proprio capo d’Istituto supererà quota 2mila.

“Considerando che il totale degli istituti scolastici è attorno agli 8.500 – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – viene da sé che ci ritroveremo con una scuola su quattro scoperta. Con tutti i problemi di funzionamento che ne derivano. Perché nel frattempo sappiamo anche che diversi vicari sono stati ricacciati in classe e lo staff che supporta la dirigenza è stato ricondotto, secondo la Buona Scuola, ai neo-assunti del ‘potenziamento’, privi ovviamente dell’esperienza che occorre per ricoprire un ruolo delicato come quello del vice-preside”.

“Contro questo decadimento siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi opportune. Intanto, attendiamo che il Governo mantenga almeno la promessa di adeguare i compensi e rinnoviamo la proposta di spostare in avanti – conclude Pacifico – il calendario delle prove scritte”.

Rimane poi ancora tutto da risolvere il problema dello sblocco del Fondo Unico per le retribuzioni di risultato e posizione dei dirigenti scolastici stabilito dalla Legge 122/2010, pari a 163 milioni da dividere per tutta la categoria: Anief-Dirigenti Scolastici ha calcolato che quell’importo doveva essere del 40% più grande, perché mancano all’appello 60 milioni di euro. Non è una mancanza da poco, poiché questo porterà alla perdita di almeno 500 euro al mese a dirigente scolastico. E in prospettiva, quando saranno assunti i nuovi Capi d’Istituto, le buste paga saranno ancora più esigue di quelle odierne, visto che il fondo stanziato dovrà essere suddiviso per un numero maggiore di dipendenti.

Anief, pertanto, conferma l’intenzione di impugnare in Tribunale il decreto di assegnazione del FUN, la cui sottoscrizione dovrebbe essere imminente. Forse già in questa settimana. La perdita di tanti soldi, attuata nei confronti dei dirigenti pubblici pagati la metà di quelli in seno ai Ministeri e anche nel comparto privato, non può passare inosservata. Perché si ripercuote negativamente pure sul lungo periodo, sulla pensione e sulla buonuscita. Per questo motivo, Anief-Dirigenti chiederà al giudice di riportare almeno la posizione variabile il più vicino possibile a quella di nove anni fa, con tanto di risarcimento per i danni cagionati ad ogni singolo dirigente.