FREDDO & NEVE

Negli ultimi giorni un ampio settore del Vortice Polare, che è la massa d’aria gelida che ruota attorno al Polo rimanendo solitamente confinata alle alte latitudini, ha conquistato zone sempre più meridionali invadendo porzioni sempre più estese dell’Eurasia. Al momento gli aspetti più evidenti di questa “colata artica” sono evidenziati dal gelo estremo presente sull’Europa settentrionale (sfiorati i -40°C in Lapponia) e dalla contemporanea discesa verso le medie latitudini del Fronte Polare, che è la zona di separazione fra l’aria mite delle basse latitudini e quella rigida artica il cui forte contrasto termico produce un corridoio di venti impetuosi a tutte le quote. In particolare in questi giorni, in Italia, siamo alle prese con venti burrascosi occidentali che finora hanno favorito una situazione piuttosto movimentata, ma con temperature decisamente oltre la norma. Questa fase verrà seguita a breve, dopo il rapido passaggio della perturbazione n°8 del mese, dalla graduale estensione dell’Anticiclone delle Azzorre dal medio Atlantico verso il Mare di Norvegia con conseguente rotazione delle correnti atmosferiche che si disporranno prepotentemente da nord sul suo bordo orientale determinando la definitiva invasione dell’aria artica non solo in tutta Europa, ma anche nel Nord Africa. Il fronte di aria artica (per noi si tratta della perturbazione n°9) inaugurerà a partire dal fine settimana una fase marcatamente invernale con un crollo termico anche dell’ordine dei 10-15 gradi in meno rispetto alla situazione attuale e nevicate a bassa quota su parte del territorio.

Giovedì al mattino nubi in aumento a partire dal Nordovest e regioni centrali tirreniche con le prime nevicate a bassa quota sulle Alpi occidentali e l’Appennino settentrionale e piogge su Emilia, Liguria e Toscana. Nelle altre zone le schiarite restano ampie. Dal pomeriggio precipitazioni sparse su Liguria, Emilia, Lombardia orientale, pianure del Nordest, regioni centrali tirreniche e Campania. Nevicate oltre 100-400 metri su ovest Alpi, entroterra ligure e rilievi emiliani con parziale coinvolgimento anche nelle vicine aree pedemontane; quota neve intorno a 900-1000 metri, invece, sul resto dell’Appennino centro-settentrionale. Temperature minime in calo ovunque, massime in calo al Centronord, ma con le variazioni più evidenti sulle regioni settentrionali. Venti di Libeccio in rinforzo su quasi tutti i mari.

Venerdì tempo in miglioramento al Nord, regioni centrali tirreniche e Sardegna. Nubi sparse nelle altre regioni con precipitazioni intermittenti che tenderanno a intensificarsi verso sera soprattutto al Sud dove non mancheranno dei temporali. Venti intensi di Maestrale che andranno a sostituire gradualmente il Libeccio; possibili episodi di Foehn al Nordovest. Temperature stazionarie o in leggero rialzo, tranne in Sardegna dove le massime caleranno.

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