Costa Concordia. Si smantella a Genova ma si finanzia Piombino

La Costa Concordia si smantellerà a Genova ma, per le operazioni di smantellamento, si finanzia Piombino. Lo smantellamento della Concordia è un affare da 600 milioni di euro e ha fatto gola a numerosi porti italiani e stranieri che si erano candidati per l’operazione. Sta di fatto che Genova ha soffiato l’affare a Piombino che si era candidata ma non aveva la struttura portuale adeguata. Si davano per certi finanziamenti per 150 milioni, poi 100, poi i 20 dal Cipe del febbraio scorso, ai quali si aggiungono quelli stanziati dalla Regione Toscana. Da rilevare che i 20 milioni servono solo a completare la banchina: la gara d’appalto dovrebbe essere completata entro la prossima estate. In sostanza, Piombino si candidava allo smantellamento della Concordia senza avere le strutture idonei allo scopo (all’italiana). Nel frattempo anche la Spezia è candidata come porto per le demolizioni delle navi. Insomma, c’è una corsa alla candidatura per porti che sono molto vicini l’uno all’altro. Vedremo come andrà a finire, visto che l’elenco europeo degli impianti autorizzati ad operare sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sul sito web della Commissione entro il 31 dicembre 2016. Gli impianti ammessi nell’elenco, previsto dal regolamento numero 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013, devono possedere i requisiti necessari a garantire la protezione dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei lavoratori e la gestione sostenibile dei rifiuti recuperati da navi riciclate. Il porto Piombino sarà pronto per quella data e quanto costerà, ai contribuenti, l’adeguamento dei porti?

Primo Mastrantoni, segretario Aduc