
Prove di indipendenza della Catalogna. Ieri, alla consultazione ha partecipato il 32,8% di presunti aventi diritto (inclusi residenti stranieri e 16enni), cioè la minoranza degli elettori e di questa l’80,72% circa si è espressa favorevolmente all’indipendenza. La Catalogna è una regione trainante dell’economia spagnola, ha 7,5 milioni di abitanti rispetto ai 46 della Spagna, produce il 20% del PIL nazionale ma ha un debito del 29,9 % dello stesso PIL, pari a 57 miliardi di euro; Vediamo cosa potrebbe succedere se la Catalogna diventasse uno Stato indipendente.
1. Uscita dalla Unione europea e, probabilmente dall’euro, anche se potrebbe rimanerci ma senza influenza sui tassi. Perderebbe la rete di sicurezza della BCE per la liquidita’ alle banche. Eventuali crisi finanziarie sarebbero a totale carico del nuovo Stato; 2. Perdita dei quattro Fondi strutturali e di investimento europei: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), il Fondo europeo per marittimi e la pesca (FEMP) e altri interventi della Banca europea per gli investimenti (BEI); 3. Uscita dall’area europea di libero scambio e da analoghi accordi internazionali della Ue; 4. Riduzione degli investimenti esteri, fuga dei capitali e delocalizzazione degli impianti in aree più convenienti; 5. Maggiori oneri derivanti dall’organizzazione di un nuovo Stato. La prova si può capire se la consultazione ha lo scopo di ottenere di più dallo Stato centrale, come è successo con la Scozia, altrimenti la logica del piccolo è bello non si addice ad uno Stato in epoca di globalizzazione.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc