GAYLIB su BERLUSCONI, PASCALE, UNIONI GAY

"L’apertura di Berlusconi al riconoscimento dei diritti civili alle coppie gay va sancito politicamente con l’apertura di un’area tematica per i diritti lgbt in Forza Italia che sia propedeutica a un voto favorevole del principale partito di centrodestra alla legge sulle unioni civili che Renzi vuole mettere in discussione in autunno. Esiste dal 1997 una base di militanti lgbt di centrodestra organizzata e all’altezza della situazione. Speriamo finalmente se ne voglia prendere coscienza come avviene in tutti gli altri grandi partiti liberali di centrodestra in Europa". Con queste parole l’associazione GayLib (gay liberaldemocratici e di centrodestra) commenta il post del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi al riconoscimento delle unioni civili per le coppie omosessuali.
"Il dato politico che il gesto del presidente Berlusconi riveste è indubbiamente forte" dichiara il segretario nazionale dell’associazione, Daniele Priori. "Occorrerà ora che il post su Facebook e il folkloristico tesseramento ad Arcigay di Vittorio Feltri e della signorina Pascale sia tramutato quanto prima in atti concreti nel partito e in Parlamento".
"Come militante gay di centrodestra – aggiunge il presidente e fondatore di GayLib, Enrico Oliari – ho militato e sono stato espulso dal Msi, poi sono stato in An, sono stato consigliere comunale del Pdl e poi per le mie idee di libertà sui diritti civili alle coppie omoaffettive sono stato definito incompatibile coi valori del centrodestra. Nonostante ciò con i miei amici di GayLib abbiamo continuato a collaborare con l’ottimo ex ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, siamo stati ricevuti dal compianto Capo della Polizia, Antonio Manganelli e insieme a lui, dopo una lettera di GayLib, ideammo l’Oscad (Osservatorio contro gli atti discriminatori). Col mio compagno – prosegue Oliari – sono arrivato a rivendicare il diritto di matrimonio di fronte alla Corte Costituzionale e oggi, proprio sul mio caso, l’Italia è in attesa di una sentenza della Corte Europea".
"Il presidente Berlusconi in tutto questi diciassette anni, non ci ha mai ricevuti. Speriamo sia giunto il momento" aggiunge il direttivo di GayLib. "La nostra associazione di centrodestra rimane pronta ad aprire un tavolo nel principale partito di centrodestra purché finalmente la questione dei diritti civili – concludono i dirigenti di GayLib – passi dalle pagine del gossip a quelle della politica vera".