Bagnasco, senza lavoro si rischia il suicidio sociale

Senza lavoro ”si rischia il suicidio sociale”. Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a margine della presentazione dell’iniziativa ”Dieci piazze per Dieci Comandamenti” la cui tappa genovese si svolgerà sabato sera e avrà per tema il comandamento ”Non rubare”. Senza lavoro, ha rimarcato il cardinale, come riporta il Sir, ”si rischia il suicidio non parlo di quello personale, spero, ma di quello sociale”. Il furto della speranza per le nuove generazioni, ha spiegato, ”certamente si identifica soprattutto, ma non solo, con il tema del lavoro perchè senza lavoro non c’è progettualità nella vita di un giovane, non è possibile formarsi una famiglia e la famiglia è la ricchezza fondamentale”. Ma, ha proseguito, la mancanza di lavoro ”non è l’unico modo per rubare il futuro ai giovani e ai non giovani. Un altro modo è quello di non avere più speranza perchè anche quando c’è il lavoro, c’è la ricchezza, c’è il benessere, non è detto che sia superato l’egoismo”, ha proseguito Bagnasco, infatti, ”il benessere non significa il superamento di egoismo” perche’ ”ci sono delle dinamiche piu’ complesse che riguardano sicuramente l’aspetto economico, e innanzitutto lavorativo, ma anche quel patrimonio interiore di valori, di donazione, di senso del sacrificio, di voglia di donare il proprio amore per generare vita, che non fa parte strettamente del patrimonio economico e finanziario”.