
Bruxelles chiuderà oggi la procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta nei confronti dell’Italia nel 2009. Un passo avanti frutto del ritorno del deficit pubblico sotto la soglia del 3% del Pil. Il Belpaese ha archiviato il 2012 al 2,9%. Ma l’Unione Europea snocciolerà anche le raccomandazioni che Roma dovrà seguire per mantenere l’equilibrio nei conti pubblici e recuperare competitività. Secondo quanto scrive il quotidiano La Stampa, per Bruxelles occorre ”riformare il catasto, moltiplicare gli asili nido e il tempo pieno per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di chi ha una famiglia, rivedere le esenzioni Iva, rendere più trasparenti i bilanci bancari e la governance del credito, flessibilizzare il mercato occupazionale, spostare, a saldi invariati, il gettito fiscale dal lavoro alle proprietà e ai consumi”.