ETERNIT & WWF: CONFERMARE LA CONDANNA E IL RISARCIMENTO ALLE VITTIME

Il WWF Italia, costituito parte civile anche in appello, chiede la conferma della sentenza di condanna di primo grado e dei i risarcimenti alle vittime dell’amianto e un impegno di tutte le forze politiche ora in campagna elettorale circa l’accelerazione ed il finanziamento dei processi di bonifica di tutto il materiale ancora non smaltito in tutto il territorio italiano.

E’ giusto di un anno fa la storica sentenza con cui il Tribunale penale di Torino accertò le responsabilità nel più grande processo, in tema di sicurezza del lavoro e di inquinamento ambientale provocato da amianto mai celebrato in Europa, contro un gigante multinazionale come Eternit. La sentenza confermò la gravità del disastro ambientale e sanitario con danni ambientali e sofferenze umane inenarrabili, in un’area molto vasta che ha interessato Casale Monferrato e 48 comuni limitrofi.

“Il WWF Italia, parte civile nel processo iniziato nel dicembre 2009, è presente anche oggi nell’affollatissima aula della Corte d’appello di Torino, che dovrà decidere se dare ragione ai responsabili di Eternit , che hanno appellato la sentenza di condanna e risarcimenti del 2012 , o confermare quanto faticosamente dimostrato dal lavoro eccezionale del pool del PM Guariniello, grazie a cui si è arrivati all’accertamento della verità e ad una sentenza che ha reso giustizia alle centinaia di morti e malati causati dall’amianto” dichiara Patrizia Fantilli Direttore ufficio legale -legislativo WWF Italia.

Il WWF ricorda che l’amianto è stato messo al bando in Italia dal 1992 e solo dal 1998 sono state individuate le prime aree da bonificare, oltre 20 anni dopo la sua massima diffusione sia negli insediamenti industriali che civili. Questo lascia una pesantissima eredità tanto che il picco di forme tumorali dovute all’amianto è previsto dalla letteratura scientifica tra il 2015 e il 2020.