Palermo: pacco bomba a secondino carcere, ma batterie si scaricano

Un pacco bomba è stato recapitato a un sovrintendente della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Pagliarelli a Palermo. Lo rende noto in un comunicato Mimmo Nicotra, segretario generale dell’Osapp, sindacato degli agenti di custoria, secondo cui "il pacco sarebbe stato inviato con messo postale già dai primi giorni di gennaio 2013 e tra il personale che l’ha ricevuto e l’ha custodito fino a pochi giorni fa non ha destato alcun sospetto perche’ nell’indicazione del mittente i mandanti avevano utilizzato la ragione sociale di un sindacato di polizia penitenziaria ed è per questo che sin dall’inizio, si è pensato probabilmente, che si trattasse dei soliti gadget che annualmente si distribuiscono al personale". Nicotra afferma che proprio a causa del lungo tempo trascorso tra la spedizione e l’apertura del pacco, le batterie del detonatore si sono scaricate e l’esplosione perciò non è avvenuto. "Questo episodio -afferma Nicotra- è di una gravità tale che, prima che in sicilia si torni indietro di decenni, lo stato deve porre in essere immediati correttivi al sistema penitenziario prevedendo da subito l’incremento di personale di polizia penitenziaria ed un progressivo sfollamento delle strutture penitenziarie. Questa volta -conclude il sindacalista- si può parlare fortunatamente di un pacco bomba inesploso ma fino a quando si potrà contare solo sulla buona sorte?".