Zagrebelsky: Con governo tecnico democrazia in difficoltà

Con un governo tecnico "la democrazia si trova in grave difficoltà". È quanto dichiarato dal costituzionalista e presidente di LeG, Gustavo Zagrebelsky, nel suo intervento conclusivo all’incontro ‘Per una stagione costituzionale’ organizzato dall’associazione al forum di Assago.

"Il nostro governo tecnico salutato come una benedizione diventa una maledizione per la democrazia se si stabilisce come permanente. Spero che il centrosinistra tenga ferma la propria posizione di un governo politico dopo le elezioni perché c’è bisogno di politica mentre i governi tecnici sono governi di restaurazione", ha spiegato Zagrebelsky. Il costituzionalista ha poi fatto, pur marcando le differenze, un esempio fra la nostra situazione e quella verificatasi in Germania nel 1932 con l’ultimo governo della repubblica di Weimar prima dell’avvento del nazional-socialismo. Allora come oggi a capo dell’esecutivo c’era un banchiere, Heinrich Brüning, c’era una gravissima crisi economica legata a un’inflazione fuori controllo e un forte rigurgito nazionalista dovuto all’insofferenza per le condizioni imposte dal Trattato di Versailles. "Una situazione, pur con le dovute differenze, che ha delle analogie con la nostra anche se non penso che ci sia una dittatura alle porte ma una democrazia in grave difficoltà", ha precisato Zagrebelsky.

Infine, nel ricordare che LeG è un’associazione di cultura politica, Zagrebelsky ha dichiarato che non ci saranno indicazioni di voto ma alcuni principi cui sottostare. In particolare "si va alle elezioni per vincere e governare il paese, la Costituzione deve essere presa come punto di riferimento e bisognerà chiedere ai politici di studiarla e infine basta con l’utilizzo di parole vuote da parte della classe dirigente bensì di parole piene di contenuto che richiedono responsabilità".