
La nuova formazione politica che Massimo Donadi, ex capogruppo Idv alla Camera, sta mettendo in campo "è stato un atto di lucida follia provare a mettere in piedi un soggetto politico nuovo saldamente all’interno del centrosinistra, per arricchirlo dove oggi ha più bisogno di rafforzare la propria offerta programmatica".
"L’Idv – ha aggiunto – è sempre stato uno dei pilastri del centrosinistra, oggi alcune scelte lo hanno allontanato. Domani presenteremo nome e simbolo e la ragione di esistere di questa nuova forza politica che nasce da tanti giovani e da tanta voglia di cambiare. Senza soldi, senza sponsor ma con la passione e con l’impegno civile. Vogliamo essere il partito con le norme più avanzate di una buona democrazia europea: oggi bisogna mettere via i partiti personalistici, con i nomi nei simboli, con un giocare tutto sulla presenza mediatica. L’Italia ha bisogno di squadre e di persone che stiano dietro le scrivanie piuttosto che in tv. Non ci sarà nessun nome di un protagonista della politica ma tanta voglia di lavorare e di mettersi in gioco". "Come modello – ha rilanciato – abbiamo Hollande, che alla fine ha dimostrato che non contano le apparizioni tv e i racconti fatti ma la capacità di lavorare con serietà. Vedremo di essere un partito ‘anti’, non anti politica, ovviamente. Ci rivolgiamo alla gente normale che la mattina ha il problema dei figli senza lavoro e di uno stipendio con cui è sempre più difficile far quadrare i conti. Domani faremo la conferenza stampa ma avremo anche la nostra componente Parlamentare, sia alla Camera che al Senato".
Di Pietro? "Non sarò mai un rancoroso, ne voglio ricordare tanti momenti buoni e battaglie belle – ha concluso -. Il suo errore più grande è stato l’aver detto che il governo Monti è sbagliato ma aver rotto il centrosinistra che, vincendo le elezioni, sarebbe l’unico soggetto politico in grado di impedire un Monti bis".