MAFIA: PROCURATORE MESSINEO, Nè TELEFONATE Nè INGERENZE

‘Sono conosciuto come un magistrato garantista. Posso capire gli sfoghi soggettivi di una persona indagata. Ma le posso assicurare che nel nostro ufficio non c’è stato nessun accanimento inquisitorio contro l’ex ministro dell’Interno’. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il capo della procura di Palermo Francesco Messineo, confermando che il consigliere giuridico della Repubblica Loris D’Ambrosio ‘non mi ha mai telefonato al riguardo, non ha fatto nessun tipo di intervento o di interferenza. Lo affermo – aggiunge – in modo completo, preciso, assoluto. Addirittura in modo perentorio. Tra me e il consigliere D’Ambrosio non c’è stata nessuna interlocuzione sul tema. E ritengo addirittura fuor di logica anche solo l’ipotesi di qualsiasi altro tipo di intervento da parte del Quirinale’. Mancino, aggiunge ‘non mi ha mai avanzato la richiesta’ di evitare il confronto con il suo collega di allora, l’ex Guardasigilli Claudio Martelli, che ‘in ogni caso è stato fatto perchè era un atto istruttorio necessario’.
‘Noi magistrati della procura di Palermo – conclude – abbiamo dato il nostro contributo’ accertando ‘fatti rilevanti. Essi pero’ da soli non bastano a ricostruire il quadro complessivo di quegli anni. E’ proprio per questo che mi auguro che una serie di persone, di politici, che allora furono protagonisti, decidano di parlare, di dire quello che sanno’.