RADIO ZANCA: LA QUESTIONE DEL VALORE ETICO NEL PALLONE

Cosa farà ora Messina? Rimarrà a guardare?: Nel bel mezzo dello scoppio dell’estate il popolo dello Stretto è diviso tra crisi economica – amministrativa e l’arrivo dei Lo Monaco nel pallone. Lo spread ballonzola ma chissenefrega: Noi abbiamo i salvatori del calcio. Non mutano gli scenari e neppure i cantori salvo poi essere costretti a repentini cambi di giudizio quando gli obiettivi diventano lontani nel tempo e nello spazio. Nella vita quotidiana come nello sport le semplificazioni non giovano. Erano così raggianti a Palazzo Zanca i politici mentre i Lo Monaco parlavano ai tifosi: li vogliamo rivedere tra qualche mese quando i salvatori del pallone busseranno a quattrini o bisognerà votare qualche delibera che consentirà a qualcuno di ottenere concessioni anche grazie al calcio. Nessuno oggi ci pensa, ma poi che cosa accadrà? D’accordo, il desiderio è grande di poter fare qualcosa per la Messina anche da fuori, ma la comunità non vive solo di pallone: qualche paranoia economica, familiare, lavorativa c’è e non bastano i Lo Monaco per preparare scenari eccellenti, prossimi a venire. Certo, un cin cin di sfigogrigio in meno nell’umore e una venatura di rosa migliora le cose. Sulla sospensione odierna delle pratiche di dissesto non c’è però da esser troppo contenti: gli stipendi pagate gli stipendi e poi brindate e cantate con chi volete. Quando si cerca di nascondere la realtà alla gente come l’isola felice del calcio insegna, perdiamo ogni traccia di civiltà: ci sale la rabbia… Se si toccano gli ultimi diventiamo feroci! Gli stipendi pagate gli stipendi! Il calcio di casa nostra ci riporta a ricordi recenti: banale vita, banali personaggi e banali coincidenze… ariecco le lacrime. Da oggi neanche questo è più possibile: c’è la crisi, c’è l’ombra non più ombra del crac di Messina. La depressione continua come se nessuno documento sulla libertà di economia fosse stato firmato. Cari politici, non c’è una tenerezza e una dolcezza nel non ricevere lo stipendio di questo si dovrebbe parlare non di palle e palloni. Il Messina è dove merita: l’ammissione che la nostra scuola di vita si è trasformata nel corso degli anni in un raccomandificio che troppo spesso prepara poco e male i giovani, neo candidati all’urna. Intanto che sogniamo in grande, tra un cin cin e l’altro con i Lo Monaco, ricordiamoci dei parcheggiatori l’unica industria che rende dopo aver messo alla porta i Franza. Questa è la politica messinese bellezza: grandi annunci e risultati scarsi.