Disoccupazione Italia a 9,7% ma tasso reale più alto

Nel quarto trimestre del 2011 il tasso di disoccupazione è passato al 9,7%, segnando un aumento dell`1,9% in rapporto all`anno precedente, il punto più alto dal 2001. Tuttavia il tasso reale di disoccupazione "potrebbe risultare superiore", poiché ai quasi 2,1 milioni di disoccupati si aggiungono 250.000 lavoratori in cassa integrazione. E’ la fotografia scattata dall’Ilo nel Rapporto sul mondo del lavoro 2012. Nel quarto trimestre del 2011, il tasso di occupazione si è attestato al 56,9%, sempre sotto i livelli pre-crisi.

Le categorie più colpite sono quella dei giovani e quella dei disoccupati di lunga durata. La disoccupazione giovanile, salita al 32,6% durante il quarto trimestre del 2011, è più che raddoppiata dall`inizio del 2008. Allo stesso modo, i disoccupati di lunga durata rappresentano il 51,1% del totale dei disoccupati durante il quarto trimestre del 2011. Inoltre, molti lavoratori escono completamente dal mercato del lavoro: nello scorso anno, il tasso dei lavoratori che non cercano più lavoro ha raggiunto il 5% del totale della forza lavoro. Il numero dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione) ha raggiunto il livello allarmante di 1,5 milioni.

"Seri problemi – afferma l’Ilo – esistono anche riguardo alla qualità dei posti di lavoro creati. Dall`inizio della crisi, la proporzione dell`occupazione a tempo determinato e a tempo parziale è aumentata fino a raggiungere rispettivamente il 13,4% e il 15,2% dell`occupazione totale. Inoltre, il 50% del lavoro a tempo parziale e il 68% del lavoro a tempo determinato non è frutto della libera scelta dei lavoratori".