Lega Nord: Avvenire, senza leader autocratico ora rischia involuzione

La Lega Nord, un ‘partito federale nel quale si esaltano le autonomie territoriali’, fino ad oggi ‘ha trovato l’elemento di coesione solo nella figura ‘autocratica’ del segretario e fondatore’ ma adesso rischia di cadere in una ‘involuzione’ che finirà col ‘debilitare il ruolo, di per sè essenziale, dell’opposizione politica’. Lo afferma Avvenire, il giornale della Cei, in un editoriale dell’edizione odierna firmato da Sergio Soave. Già in passato – ricorda il quotidiano cattolico – fenomeni più o meno estesi di secessione hanno marcato il percorso della Lega, che però li ha potuti delimitare e isolare con il ricorso all’autorità e al prestigio indiscusso del leader. Oggi, ‘l’inchiesta giudiziaria sull’uso del finanziamento pubblico, con i suoi risvolti scandalosi (indipendentemente dalla consistenza giuridica dei reati contestati), ha fatto saltare il banco’ del processo di transizione dalla leadership tradizionale di Bossi, ‘mettendo in luce i caratteri ‘tribali’ di una gestione interna, che non ha saputo evitare le scorrerie di profittatori, e creando nella base del partito (e, presumibilmente, ancor più in quella elettorale) un effetto di sconcerto e di rabbia che difficilmente sara’ smaltito in tempi brevi. La sovreccitazione indotta nei militanti dalla denuncia spesso ingenerosa delle responsabilita’ altrui nella crisi e nella recessione, si è trasformata in un boomerang, con effetti ancora difficili da misurare’, nota ancora Avvenire che prevede che ‘per un periodo non breve la Lega si estraneera’ dal sistema delle alleanze politiche, probabilmente cerchera’ di rinsaldare quel che resta della sua unita’ esasperando in modo ancora piu’ estremo l’opposizione e la denuncia’.
Si tratta, secondo il giornale dei vescovi di ‘un rischio serio’: ‘Come se quel che mancava all’Italia – e, in particolare, al Nord produttivo e preoccupato – in un momento tanto critico fosse un aumento della tensione e dell’antagonismo. Un’involuzione che finisce col debilitare il ruolo, di per se’ essenziale, dell’opposizione politica’.