Matrimonialisti: sentenza Cassazione su gay rivoluzionaria

"Le coppie omosessuali, se con l’attuale legislazione ‘non possono far valere il diritto a contrarre matrimonio nè il diritto alla trascrizione del matrimonio celebrato all’estero’, tuttavia – dà la notizia REPUBBLICA – hanno il ‘diritto alla vita familiare’ e a ‘vivere liberamente una condizione di coppia’ con la possibilità, in presenza di ‘specifiche situazioni’, di un ‘trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata’. Lo afferma la Cassazione, in una sentenza depositata oggi.

LA STAMPA dà spazio alla coppia gay la cui vicenda personale ha portato al pronunciamento della Suprema Corte. "Emozionati, felici, ma soprattutto orgogliosi. ‘E’ una grandissima gioia che riscatta 10 anni di attesa – dice Antonio Gargiulo, 47 anni, marito di Mario Ottocento, di 7 anni più giovane -. E’ da quando ci siamo sposati all’Aja, il 2 giugno 2002, che aspettiamo questo giorno. Per noi, ma anche per tanti giovani che hanno bisogno di un esempio positivo’. Parla al telefono dalla loro casa, a Latina, dove hanno appreso la notizia ‘nel primo pomeriggio, in un momento di assoluto relax, mentre leggevamo seduti sul divano’. Essere legittimati come famiglia, con gli stessi diritti delle coppie eterosessuali e’ ‘meraviglioso, perche’ e’ un riconoscimento pubblico che dimostra come le cose stiano cambiando per il meglio’. Antonio si spinge oltre: ‘Non vorrei sembrare retorico, ma credo che questo sia davvero un momento storico. La nostra non e’ solo una vittoria personale, ma un traguardo importante per tutti i gay che credono nella vita di coppia’. Il pensiero, poi, corre ai tanti adolescenti che si scoprono omosessuali ‘in mezzo a tanti ostacoli e disagi, compreso quello di non avere modelli validi, puliti, lontani dal solito cliche’ della macchietta che impera nel nostro Paese. Sapere che possono intraprendere una vita di coppia con gli stessi diritti degli altri, puo’ sicuramente essere loro d’aiuto’. Nella memoria di Antonio e Mario entrambi scultori – brucia ancora il ricordo dei molteplici rifiuti ricevuti finora. ‘Ci pare quasi impossibile – osservano – la decisione della Cassazione di non considerare piu’ indispensabile la differenza di sesso tra chi contrae matrimonio. Le parole del Tribunale di Latina, invece, ci avevano ferito moltissimo perche’, proprio a causa della nostra stessa identita’ sessuale, ritenevano le nozze inesistenti, illegali e persino contrarie all’ordine pubblico’. La soddisfazione per il riconoscimento ufficiale del loro diritto a una vita familiare lenisce l’amarezza per la mancata trascrizione del matrimonio celebrato in Olanda.
‘Non siamo ancora pronti, e comunque spetta al Parlamento legiferare. Speriamo possa avvenire presto, anche se obiettivamente forse c’e’ ancora molta strada da percorrere per raggiungere quell’obiettivo’. La sentenza della Cassazione resta tuttavia fondamentale. ‘Perche’ stabilisce un principio che non potra’ piu’ essere messo in discussione – afferma Antonio -, un paletto fermo sul percorso verso un’ulteriore e definitiva legittimazione come coppia di sposi a tutti gli effetti’".

Intervistato dal CORRIERE DELLA SERA, il presidente dell’Associazione avvocati matrimonialisti Gian Ettore Gassani, definisce la sentenza "’Assolutamente rivoluzionaria’. In che senso? ‘La Cassazione ha dato una spallata violentissima a un dogma giuridico che non voleva riconoscere non solo le coppie di fatto omosessuali ma nemmeno le coppie di fatto etero’. Ovvero?
Cosa ha fatto la Cassazione? ‘Premettendo che non poteva fare altro che respingere il ricorso e non prevedere la registrazione in Italia del matrimonio fra due persone dello stesso sesso, alla fine ha fatto molto, ma molto di piu’ che esprimere un semplice principio astratto equiparando la vita famigliare degli omosessuali a quella delle coppie tradizionali’. Ovvero? ‘Ha aperto un varco nella legislazione. In concreto ha lasciato che siano i giudici di merito (quelli cioe’ di tribunali e delle Corti d’Appello) a decidere caso per caso come regolamentare i diritti e doveri delle coppie omosessuali’. In concreto? Possiamo fare qualche esempio? ‘Ne possiamo fare infiniti’. Partiamo dal primo…
‘Paolo e Francesco decidono di rivolgersi al giudice del loro tribunale di competenza chiedendo di regolamentare la loro convivenza, con una sentenza specifica’. E il tribunale che fa? ‘Puo’ decidere, ad esempio, di applicare alla coppia in questione l’articolo 143 del nostro Codice civile che rispetto al matrimonio stabilisce tre principi: il diritto dovere alla coabitazione; l’obbligo di fedelta’; l’obbligo della compartecipazione alle spese del menage familiare’.
Puo’ decidere anche altro? ‘In teoria tutto quanto attiene alla vita familiare’. Come il diritto alla successione?
‘Gia’. Non servira’ piu’ fare testamento’. E la pensione di reversibilita’? ‘Su quella andrei cauto: sono soldi pubblici, non e’ cosi’ scontato. Penso pero’ all’assegno di mantenimento’. L’assegno che si da’ nelle separazioni? ‘Si’.
Non vedo perche’ no. Anche se i giudici dovranno sudare sette camicie per stabilire l’entita’. Come in linea teorica si puo’ pensare all’assegnazione della casa coniugale in presenza dei figli. E anche a un assegno di mantenimento per i figli: e’ un discorso molto futuribile ma che questa sentenza non esclude’. Cosa esclude questa sentenza? ‘Tutti quelli che non sono i diritti positivi’. Cioe’? ‘Una coppia equiparata al matrimonio non e’ pero’ sposata e dunque non potra’ mai divorziare. E non perdera’ mai il diritto alla successione, visto che per questo non basta la separazione ma ci vuole un divorzio. Ma ogni caso sara’ a se’. Un vero caos.
In Italia ci sono 165 tribunali. Secondo Cassazione ognuno puo’ decidere di regolamentare la vita di una coppia omosessuale in maniera diversa negando e conferendo diritti, doveri e privilegi’".

IL GIORNALE fa il punto sulla legislazione in Europa relative alle coppie dello stesso sesso "ITALIA – L’Italia non ammette il ricono¬scimento delle unioni civili fra omosessuali. Sono state avan¬z¬ate varie proposte per la crea¬zione dei ‘Pacs’, che non ri¬guardano soltanto le coppie gay ma tutti i conviventi. FRANCIA – La Francia e’ stata il paese pio¬niere dei famosi ‘Pacs’, i patti civili di solidarieta’, che tutela¬no i diritti dei conviventi delle coppie gay. I sondaggi dicono che la maggioranza e’ favorevo¬le anche alle adozioni gay. GRAN BRETAGNA – La Gran Bretagna ha gia’ ricono¬sciuto da qualche anno le unio¬ni civili fra omosessuali. Pochi giorni fa il premier Cameron si e’ detto favorevole anche alle vere e proprie nozze gay, an¬che celebrate in chiesa. GERMANIA – In Germania le coppie omoses¬suali da dieci anni possono re¬gistrare la loro unione e dare a essa un carattere ufficiale. Di recente sono stati approvati sgravi fiscali per le coppie gay, come per quelle sposate. SPAGNA – E’ stato il governo socialista di Zapatero a modificare il codice civile spagnolo per fare in mo¬do¬ che non solo venissero rico¬nosciute le unioni civili fra gay, ma venisse legalizzato il matri¬monio vero e proprio. OLANDA – L’Olanda e’ la nazione ‘pioniera’ in Europa sui matrimoni fra omosessuali. E’ stato uno dei primi paesi ad approvare le nozze gay e anche l’adozione dei bambini per le coppie dello stesso sesso".