Liberalizzazioni, d’Ambrosio Lettieri: A rischio cinquemila farmacie

"Per effetto delle nuove disposizioni in materia di liberalizzazioni, potrebbero essere a rischio chiusura nei prossimi giorni oltre 5mila farmacie per incompatibilità anagrafica dei loro direttori. Sarebbe un disastro sul piano occupazionale, ma si determinerebbe anche una situazione di grave pregiudizio sui livelli di assistenza e di servizi destinati ai cittadini. E’ assolutamente necessario che il Governo vi ponga subito rimedio. Per questo ho proposto un odg che invita l’esecutivo Monti a correggere il testo del comma 17 art. 11 del Decreto liberalizzazioni, prima che venga votata la fiducia, differendo di centoventi giorni la vigenza della disposizione in esso contenuta". A lanciare l’allarme è il senatore del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama che è intervenuto in Senato, evidenziando, in sede di discussione del Decreto sulle liberalizzazioni, anche alcune incongruenze come quelle tra i commi 5 e 17 dello stesso articolo. "Nel primo si consente di partecipare ai concorsi sino a 65 anni. Nell’altro si dispone che dai 65 anni non si può essere direttori di farmacia. Insomma: un farmacista di 65 anni vince la farmacia e poi non gli si consente di dirigerla. C’è qualcosa che non va". D’Ambrosio Lettieri spiega che "l’articolo 11, comma 17, del Decreto legge 1/2012 prevede che la direzione della farmacia privata, ai sensi dell’art.n7 della legge 8 novembre 1991 , n. 362 e dell’art. 11 della legge n.475 del 1968, puo’ essere mantenuta fino al raggiungimento del requisito di eta’ pensionabile da parte del farmacista iscritto all’albo professionale. Considerato che sarebbero oltre 5mila le farmacie attualmente in servizio la cui direzione e’ affidata a professionisti che hanno gia’ compiuto il 65esimo anno di eta’ e che si troverebbero in condizione di incompatibilita’ con la nuova disposizione introdotta dal provvedimento in esame, e’ evidente come potrebbero determinarsi concrete difficolta’ nel reperimento di una cosi’ cospicua quantita’ di professionisti. "L’affidamento della direzione della farmacia, infatti, comporta l’assunzione di rilevanti responsabilita’ che impongono l’esistenza di un rapporto fiduciario – conclude d’Ambrosio Lettieri -. Confidiamo nell’equilibrio sin qui dimostrato dal Governo e dalla disponibilita’ dimostrata ad un confronto basato sul merito delle questioni. Quanto ottenuto e’ il frutto di una mediazione della politica con un Governo tecnico. Mediazione che ha consentito di lasciare impregiudicato l’assetto del sistema farmaceutico italiano, che continuera’ a rappresentare sul territorio, garantendo competenza, serieta’ e servizi all’avanguardia, un presidio sanitario punto di riferimento certo per tutti i cittadini".