Lectio Bagnasco a London School Economics: Basta cupidigia

"La cupidigia, facilitata e sollecitata da meccanismi finanziari e speculativi internazionali, ha creato voragini e illusioni, ha avvelenato il modo di pensare e di fare non solo di singoli ma anche di economie e Nazioni; ha spinto in un vortice virtuale che non poteva e non doveva durare". Così il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della CEI, che questa sera ha tenuto una ‘lectio’ alla London School of Economics su invito della Italian Society.

"Questa situazione – evocata in termini generali e quindi incompleti – non corrisponde al disegno di Dio: siamo di fronte ad una realtà fatta di luci splendide e di ombre gravi e ampie. E’ necessario che le luci, opportunamente verificate e migliorate, possano illuminare veramente tutti – uomini e popoli – perché le disparità evidenti e inaccettabili che vi sono siano ridotte e, possibilmente, eliminate.

Una delle questioni principali in economia è l’impiego delle risorse, cioè dei beni e dei servizi.
Tale principio richiama la necessità di razionalizzare al meglio le risorse che non sono certamente infinite, e tale dovere è proprio di tutti i soggetti, quali il mercato, lo Stato e i corpi sociali ma anche i singoli cittadini. Parlando di mercato bisogna affermare che esso ha una rilevanza socialmente importante per garantire beni e servizi al fine di rispondere ai bisogni, ma bisogna sempre valutare i fini che persegue e che trasmette a livello di mentalità generale", ha detto il presidente della Cei. "L’utile è uno scopo legittimo, ma se diventa fine a se stesso va contro l’uomo, per questa ragione non va mai separato dall’utilità sociale. Nel concetto di utilità sociale è sempre inclusa la valenza etica che attiene direttamente alla realizzazione della persona che non può mai essere ridotto a soddisfazione di beni materiali; egli infatti trascende verso beni che non sono e non possono essere merci. Ritorna così il ruolo insostituibile della politica che ha la responsabilità imprescindibile di visione ideale ed etica – etica razionale – al fine di garantire non solamente il quadro giuridico più adeguato per orientare lo sviluppo e regolare i rapporti di tipo economico, ma innanzitutto di progetto di società che risponda a quell’umanesimo integrale e aperto alla Trascendenza e agli altri che ha fatto l’Europa".