Juncker: l’Italia ha allontanato il contagio del debito

Jean-Claude Juncker, primo ministro del Lussemburgo e presidente dell’Eurogruppo, in un’intervista al Corriere della Sera parte dai dati dello spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi per dire: "Sono il riconoscimento, da parte dei mercati finanziari, del fatto che le decisioni del governo Monti hanno allontanato il contagio del debito".

L’Italia, dice Juncker, "è sulla strada giusta. Da quando Mario Monti è il vostro primo ministro, le cose sono migliorate in un modo piuttosto inaspettato. Vi è stata un`intelligente e saggia combinazione delle misure per il consolidamento dei bilanci con quelle per la crescita. E noi siamo soddisfatti di questo risultato".

"Giorno dopo giorno, l`Italia – dice Juncker nell’intervista – deve provare, e sta dimostrando di volerlo fare, che il riconsolidamento delle finanze pubbliche non è un poema, ma una realtà che deve affrontare: una volta dimostrato al mondo che le cose sono cambiate, e che il Paese si trova su un serio cammino di consolidamento, questo apparirà sufficiente. Ma il risultato più importante è un altro: grazie alla combinazione fra il consolidamento dei bilanci e la crescita, il modo italiano di affrontare la crisi può stabilire un esempio. Perché io credo che focalizzarsi solo sul consolidamento, anche se ad esso non c`è alternativa, non basti. Ci vuole una strategia europea dedicata a quello, ma anche alla crescita. Noi non siamo soltanto una macchina che stampiglia sanzioni".

Sull’unità dell’Europa Juncker è determinato: "Con la globalizzazione, c`è un bisogno crescente di una costruzione politica nel continente. Dopo la crisi, la gente capisce che le nostre economie sono interconnesse e che bisogna agire insieme, non sprecare le energie dividendoci. Anche per ragioni demografiche: all`inizio del 1900, gli europei erano il 20 per cento della popolazione mondiale, ora sono l`11 per cento, e nel 2050 saranno il 7 per cento. No, non è proprio l`ora di ridividerci in splendidi Stati nazionalisti".