Sanremo, Copercom: La vendetta privata del re dei qualunquisti

"Fa male al cuore sentire Celentano prendersela con ‘Avvenire’ e ‘Famiglia Cristiana’, ‘giornali ipocriti che vanni chiusi’. Per non dire dei preti e dei frati (tranne uno, bontà sua) che non parlerebbero del Paradiso. Tristezza infinita per ‘sua immensità’, come lo ha definito Rocco Papaleo, da perfetto maggiordomo". Lo afferma in una nota il presidente del Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione), Domenico Delle Foglie, in merito ad Adriano Celentano.

"Sorpresa altrettanto infinita per un`edizione di Sanremo che non ha nulla dei tempi sobri che siamo costretti a vivere. La sobrietà, caro Gianni Morandi, oltre che in un cachet contenuto e in un lustrino in meno, sta nella misura delle parole. Meglio annoiarsi che assistere allo spettacolo di un artista incontinente che usa il servizio pubblico per colpire a tradimento, dall`alto di ascolti milionari, un pezzo di società civile. Sì, perché ‘Avvenire’ e ‘Famiglia Cristiana’ rappresentano un pezzo di società civile, preti e frati compresi, che merita semplicemente rispetto. Per la Rai che si vanta ad ogni pie` sospinto di essere la più alta espressione del servizio pubblico, non ce ne vogliano i vertici di Corso Mazzini, quella di ieri sera è stata un`occasione sprecata. Servizio pubblico?
Boh! Vendetta privata, piuttosto. Del Re dei Qualunquisti".