Stipendi e turn over, i tagli del Quirinale

"Un risparmio di 60 milioni di euro dall`inizio del Settennato, un personale ridotto di 394 unita’ rispetto al 2006. E il fondo di dotazione bloccato (anche per il prossimo anno, ma non per il 2014) alla stessa quota del 2008 (considerando l`inflazione). Il Quirinale – scrive il Corsera – rivendica le economie realizzate negli ultimi anni e fornisce alcune cifre, in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale e firmato dal segretario generale Donato Marra. Un modo per contribuire al clima di ‘austerity’ e al programma di tagli ai costi della politica, gia’ avviati o ancora da portare a termine. La dotazione La dotazione a carico del bilancio dello Stato ammonta a 228 milioni di euro. La stessa cifra prevista dal precedente esercizio finanziario, che era inferiore di 3.217.000 euro rispetto a quella del 2009. Dal prossimo anno non cambierà. La dotazione attuale, spiega la nota, è ‘sostanzialmente pari a quella del 2008, a fronte di un`inflazione dell`8,4 per cento’. Com`è stato possibile ottenere questo risultato? Grazie ad alcuni provvedimenti di riorganizzazione adottati all`inizio del Settennato. n Quirinale li elenca: blocco del turn over del personale di ruolo, progressiva riduzione del personale distaccato, comandato e a contratto, introduzione del regime pensionistico contributivo, soppressione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, blocco degli stipendi e delle pensioni al livello del 2008 fino al 2013, riduzione delle indennita’ di distacco e di comando, limitazione della corresponsione degli straordinari alla carriera ausiliaria con la previsione di un tetto massimo, soppressione di alcune indennita’, insieme a un`attenta revisione di tutti i comparti della spesa per beni e servizi. Le pensioni Nel corso del 2011 il Colle ha provveduto alla riforma delle pensioni di anzianita’, allineate ai principi dell`ordinamento generale, attraverso il progressivo innalzamento dei necessari requisiti anagrafici e di anzianita’ contributiva e l`applicazione di riduzioni dei trattamenti pensionistici nella fase transitoria, il Quirinale ricorda di aver dato attuazione alle manovre approvate dal Governo a partire dal 2010, compresa l`applicazione del contributo di solidarietà del 5 e del io per cento e l`estensione pro rate del regime contributivo a tutto il personale di ruolo. , II personale D personale complessivo si e’ ridotto, rispetto al 31 dicembre 2006, di 394 unità. Nel corso del 2011 si e’ avute un`ulteriore riduzione di 20 unita’ del personale di ruolo (da 843 a 823) mentre e’ rimasto stabile sia il personale comandato e a contratto (103 unita’), sia militari e Forze di polizia distaccate (861). Per quanto riguarda il personale di ruolo (diminuito di 320 unita’ dal 2006), il Quirinale vuole l`infoltire alcuni profili, nelle carriere direttiva e di concetto. L`andamento della spesa La spesa complessiva prevista ammonta a 245,3 milioni di euro e rimane invariata. La spesa per il personale in servizio registra un calo rispetto al bilancio assestato del 2011, passando da 136,1 a 132,8 milioni di euro. Quanto alla spesa pensionistica, la sua incidenza si riduce dal 37,8% del bilancio di previsione 2011 al 35,2% del 2012. La spesa per beni e servizi cresce a causa di aumenti dovuti all`incremento del tasso d`inflazione e degli oneri fiscali, nonche’ alle spese per le celebrazioni dell`unita’ d`Italia. nonche’ alle spese per le celebrazioni dell`unita’ d`Italia. Le economie e i confronti Oltre ai 60.500.000 euro risparmiati, le ulteriori economie conseguenti alle Finanziarie ammontano nel periodo 2011-2014 a 10.900.000 euro. Di conseguenza, saranno restituiti alle Finanze 15.048.000 euro, pari al 2,2 per cento della dotazione, per ciascun anno del triennio 2011-2013. Spesso si rinfacciano al Quirinale i dati dei bilanci di altre nazioni e la mancanza di un bilancio certificato e reso pubblico. Si fa il parallelo con l`Eliseo che costa 112,5 milioni, sostanzialmente la meta’. Per prevenire questi attacchi, la nota del Quirinale rimanda alle note precedenti che spiegavano l`impossibilita’ del confronto, per ‘la diversita’ sia delle funzioni sia dei criteri contabili’. In sostanza, il Quirinale ricorda che le spese pensionistiche in molti ordinamenti sono a carico del bilancio statale e che l’Italia deve gestire un patrimonio artistico che non ha pari in altri Paesi. Quanto alla richiesta di trasformare almeno parte del Quirinale in un museo, si fa presente che gia’ oggi e’ garantito l`accesso al pubblico (250 mila presenze) e che le Scuderie del Quirinale, concesse in gestione gratuita sono ‘una sede espositiva tra le piu’ prestigiose’".