CRISI: AZIONE CATTOLICA, LOBBY IN AZIONE

L’Azione Cattolica Italiana biasima le "gravissime posizioni strumentali volte a difendere lo status quo, oppure a tutelare interessi particolari", in un momento di crisi che "chiama tutti e ciascuno, cittadini, partiti, parti sociali e la cosiddetta società civile a rafforzare un ‘patto di responsabilita’, che ha come orizzonte il futuro del Paese e delle giovani generazioni". Ed esortando Governo e Parlamento a un’azione capace di "rasserenare il Paese, che oggi appare attraversato da tensioni laceranti", fa suo, in una nota diffusa oggi, il monito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei: "La politica non sia spettatrice". In concreto, la maggiore associazione ecclesiale italiana chiede che "l’ampio clima di riforma sistemica giunga presto a definire serie politiche di inclusione, istruzione, educazione e promozione delle fasce deboli, fondate sulla centralità della persona e della famiglia e finalizzate a creare pari opportunità in termini di dignità umana, accesso al lavoro, diritti e doveri di cittadinanza. Crediamo inoltre – afferma il comunicato – che il sostenere la famiglia attraverso un fisco piu’ equo ed efficaci politiche di natalità e di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro sia oggi una priorita’". Forte dei suoi 400mila iscritti, l’Azione Cattolica ritiene anche di poter indicare alla politica due urgenze: "legge elettorale e etica della politica – rileva – sono temi ineludibili sui cui il Parlamento italiano ha l’opportunita’, davanti ai cittadini, di misurare la propria credibilità".