Arcigay, Arcilesbica: condanna all’attacco politico a Arcigay Il Cassero di Bologna

Le associazioni nazionali Arcigay e ArciLesbica condannano l’attacco politico subito dal Circolo Arcigay Il Cassero da parte dei due consiglieri del PdL del comune di Bologna Bignami e Lisei.

Il polverone che stanno cercando di sollevare riguardo all’attività commerciale svolta dal Cassero, che approfitterebbe perciò indebitamente della convenzione con il Comune, mentre invece tutti i proventi vengono investiti come autofinanziamento per le attività del Circolo, vuole far presa, in un momento di grave crisi economica di tutto il Paese, sui sentimenti più viscerali e beceri di tensione e contrasto tra attori sociali. Il concetto implicito nell’intervento del PdL bolognese è che in tempi di crisi il denaro pubblico andrebbe destinato a fini più utili che non la promozione del benessere, dei diritti e della qualità della vita delle persone LGBT.

Il Cassero eroga una serie di servizi alla cittadinanza, ed è casa comune, oltre che del circolo bolognese di Arcigay, anche delle nostre associazioni nazionali, del circolo locale di ArciLesbica e dell’UAAR. Il movimento LGBT bolognese ha una lunga storia, una delle cui tappe è stata, nel 1982, l’assegnazione del Cassero da parte del Comune, primo caso in tutta Italia, gesto di portata epocale che ha consentito lo svilupparsi di una comunità LGBT cittadina forte, punto di riferimento anche a livello nazionale, per la ricchezza dei servizi offerti, della proposta culturale, delle possibilità ludiche per persone che difficilmente trovano nel mondo generalista piena rispondenza ai propri bisogni, quando non sono discriminate o oggetto di violenza fisica o verbale.

La sede in cui il Cassero opera dal 2002 è stata concessa dall’unica amministrazione di centro-destra che la città di Bologna abbia mai avuto. Facciamo appello al sindaco Merola e all’attuale giunta affinchè non si lascino affascinare dall’idea di ottenere un facile consenso presso la parte più populista dell’opinione pubblica, ma continuino a perseguire l’idea di inclusione sociale e di benessere per tutte e tutti che tanto significativamente contrassegna e ha contrassegnato la storia politica della città.

Elisa Manici, segreteria ArciLesbica nazionale
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay