CARCERI: ANFP A IONTA, NON EQUILIBRATA NORMA CELLE SICUREZZA

‘A differenza di quanto affermato dal capo del Dap, Franco Ionta, non troviamo nella norma sulle celle di sicurezza alcun equilibrio ma una forzatura a carico delle polizia’. Lo afferma il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari polizia, Enzo Letizia. ‘Infatti – sostiene Letizia – nel dl svuota carceri si prevede che l’arrestato non può essere condotto nella casa circondariale del luogo dove l’arresto è stato eseguito, nè presso altra casa circondariale. Quale bisogno c’era di rafforzare l’attuale sistema normativo con l’intervento del pm, forse la polizia in questi vent’anni non ha collaborato e non ha fatto la sua parte?’. Su questo punto, chiede l’esponente Anfp, ‘il capo del Dap chiarisca e spieghi quanto incidono mediamente al giorno coloro che dalla libertà entrano in carcere e vi restano fino a tre giorni. Analizzando bene i dati del Dap – prosegue Letizia – risulta evidente che il sovraffollamento è determinato dalle detenzioni superiori ai 6 mesi per cui servono nuove carceri ed un ricorso sistematico agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Quest’ultimo strumento finora ha fallito perche’ esso puo’ essere utilizzato solo su base volontaria e ad un tipo di braccialetto acquistato agli inizi degli anni 2000 laddove la fibra ottica per la rete telefonica non era diffusa su tutto il territorio nazionale’.